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Nasce Mimosa Circle, il Marketplace per l’acquisizione di startup tecnologiche

Mimosa Group lancia una piattaforma digitale per facilitare l’Open Innovation attraverso un marketplace che favorisce la compravendita di startup software

 

 

 

È da poco online Mimosa Circle, un Marketplace per favorire l’acquisizione di tecnologia accedendo ai profili delle startup in vendita presenti e contattando direttamente tutte quelle di interesse.

Una piattaforma, quindi, che moltiplica le occasioni per avviare trattative strategiche per la crescita della propria azienda, e decade inoltre la necessità di un intermediario. Il tutto è possibile entro un sistema dove alla garanzia della privacy viene dedicata una particolare attenzione.

Il progetto è di due italiani: Andrea Giordano Gabriele Menichelli, fondatori del’italo-olandese Mimosa Group, che affermano “Numerose startup hanno sviluppato tecnologie di altissima qualità, ma che per vari motivi non hanno trovato la loro strada nel mercato o semplicemente sono stati rilegati a progetti  secondari. Tali prodotti software rimango spesso in una fase di lenta agonia, e tramite la piattaforma Mimosa vogliamo dare nuova vita a questi progetti, connettendoli con chi potrebbe avere bisogno di tale tecnologia. Nella nostra esperienza, ci siamo accorti che molte tecnologie sviluppate da startup possono portare un enorme valore alle grandi e medie aziende, in quanto tramite una piccola acquisizione possono acquisire tecnologie, e know how che avrebbe potuto richiedere anni per svilupparlo”.

Sulla piattaforma vengono proposte acquisizioni di ogni dimensione, sia piccoli eCommerce che possono essere acquisiti con poche migliaia di euro, sia aziende che generano dei flussi di casse stabili e considerevoli. Mimosa Circle, partendo dalla ottimizzazione delle modalità di incontro tra domanda e offerta di tecnologia, non vincola i suoi utenti a pagare fee di consulenza, né all’inizio, né alla conclusione. Le startup possono usufurire del servizio in maniera totalmente gratuita, mentre le corporate pagano un abbonamento mensile per essere informate in maniera anticipata e personalizzata rispetto alle opportunità promosse in piattaforma.

La componente digitale, tuttavia, non soppianta l’apporto “umano”: il team di Mimosa mette in campo la sua esperienza di scouting, selezionando unicamente i progetti che dimostrano un potenziale innovativo e di successo più elevato. “Le corporate con cui collaboriamo hanno riconosciuto il valore della piattaforma grazie alla presenza di metriche verificate dai nostri analisti alleggerendo così notevolmente anche la loro fase di due diligence. Questo comporta un vantaggio notevole in termini decisionali perché permette di scandagliare informazioni senza dover contattare aziende non in linea con le aspettative” aggiungono i fondatori.

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Golee startup sport-tech che ha raccolto con equity crowdfunding acquisisce una startup di e-ticketing

La startup innovativa Golee che ha chiuso con successo un round di equity crowdfunding all’inizio di quest’anno, ha acquisito la startup di e-ticketing Ticket Trust

 

 

La startup innovativa Sport-Tech Golee, proprietaria dell’omonima piattaforma online per la gestione di società sportive, ha acquisito il 100% di Ticket Trust, startup attiva nel mondo dell’e-ticketing, fondata da Federico Pasquetti (ceo), Emanuele Gragnani (coo) e Andrea Padovani (cco). Lo si legge sul profilo Facebook di Golee, dove la startup commenta: “Grazie a TicketTrust offriremo una soluzione più completa alle società sportive, integrando servizi di biglietteria e merchandising dedicati”.

L’operazione segue la chiusura di un round da 1,3 milioni di euro raccolto da Golee lo scorso febbraio, di cui 500 mila euro raccolti attraverso la campagna di equity crowdfunding su BacktoWork e il resto rappresentati da un contributo del programma Smart & Start di Invitalia e dal Credito d’Imposta Ricerca & Sviluppo.

Si era trattato del terzo round per Golee, che nel novembre 2019 ne aveva incassato un altro 850 mila euro (si veda articolo di BeBeez), cui avevano aderito: Maider, società di private equity e venture capital guidata da Andrea Marangione; un gruppo di imprenditori del mondo digitale tra cui Carlo Cozza (fondatore di Localeyes e presidente di Campus Party), Daniele Alberti (imprenditore, cofondatore di Bakeca.it e Starboost) e Stiven Muccioli (fondatore di Ventis e cofondatore di Golee). In precedenza, nel settembre 2018, Golee aveva raccolto un round da 150 mila euro. In totale la startup sinora ha raccolto 2,4 milioni di euro dagli investitori.

Il calcio dilettantistico e giovanile rappresenta il 95% del mondo sportivo. Ad oggi, il calcio italiano, nella sola FIGC, conta più di un milione di tesserati, 66.000 squadre e 13.000 società. I numeri sono destinati a crescere nei prossimi anni e con essi anche la necessità di strumenti digitali riguardanti: dematerializzazione documenti, GDPR, performance sportive e visibilità online.

I clienti target di Golee sono rappresentati dalle società sportive dilettantistiche e dai relativi stakeholders (95% del mercato sportivo). Questi soggetti evidenziano la difficoltà di accesso a soluzioni tecnologiche accessibili e si trovano costretti ad optare per una gestione prevalentemente cartacea.

Golee è stata lanciata in Italia nel settembre 2019 da Stiven Muccioli, Tommaso Guerra, Daniele Roselli (fondatore della community Calciatori Brutti)e Felice Biancardi. E’ sostenuta da numerosi partner e incubatori: Wylab (incubatore sportivo di WyScout), Hype (acceleratore di Tel Aviv con il più grande network di aziende sportive al mondo), Trentino Sviluppo (ente promotore di sviluppo imprenditoriale) e SpeedMiUp (incubatore dell’Università Bocconi di Milano).

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Frankly Bubble Tea & Coffee raccoglie oltre un mln euro attraverso il ClubDealOnline

Il successo della raccolta di Frankly Bubble Tea & Coffee, con il supporto di ClubDealFiduciaria, è stato possibile anche grazie alla collaborazione con Banca Sella Private Banking

 

Frankly Bubble Tea & Coffee, prima catena italiana di bubble tea e coffee bar, ha raccolto oltre un milione di euro tramite la piattaforma italiana di equity crowdfunding per HNWI ClubDealOnline. L’aumento di capitale ha coinvolto 35 investitori e si è svolto tra gennaio e aprile 2021. Il successo della raccolta è stato possibile anche grazie alla collaborazione con Banca Sella Private Banking, secondo il modello di private crowdfunding di ClubDealOnline. Frankly Bubble Tea & Coffee, inoltre, si è avvalsa del supporto di ClubDealFiduciaria, fiduciaria 100% online avviata da ClubDealOnline a fine 2020, semplificando così la gestione dell’operazione.

Fondata nel 2016 da Franco Borgonovo e Lati Ting, Frankly Bubble Tea & Coffee è nata con l’obiettivo di fare conoscere anche in Italia il bubble tea, bevanda derivata dall’unione tra il tè freddo, il latte e le perle di tapioca, estremamente popolare in Asia e in Nord America. Il capitale raccolto con il crowdfunding supporterà i progetti di sviluppo di Frankly Bubble Tea & Coffee, come il rafforzamento dell’organico, l’apertura di quattro nuovi negozi e l’implementazione del canale online per le consegne a domicilio, con l’obiettivo di espandere il business in Europa a partire dal 2023.

Franco Borgonovo, co-fondatore e ceo di Frankly Bubble Tea & Coffee ha affermato: “Il bubble tea non è la classica bevanda, perché offre una vera e propria esperienza interattiva che il consumatore sceglie di vivere a seconda dei suoi gusti personali. Grazie anche ClubDealOnline potremo portare a termine i nostri ambiziosi progetti rafforzando il nostro organico, aprendo nuove sedi in Italia ed espandendoci anche sul mercato europeo, ancora non completamente esplorato, ma che si prevede possa diventare quello con il più alto tasso di crescita.”

Cristiano Busnardo, ceo di ClubDealOnline, ha dichiarato: “Siamo convinti che quella del bubble tea non sia una moda passeggera, ma rappresenti la next big thing dell’industria del food retail, con un mercato che vale già 1,9 miliardi di dollari e che continua a crescere. In questo contesto, Frankly Bubble Tea & Coffee è stata in grado di creare in Italia un vero e proprio lifestyle brand altamente riconosciuto e fortemente posizionato sul mercato, e i risultati ottenuti nel 2020 ne sono la conferma: in un anno complesso per tutto il comparto della ristorazione, Frankly Bubble Tea & Coffee è riuscita a registrare un fatturato in linea con quello del 2019, anche grazie alla capacità di adattare la propria strategia di vendita al delivery, registrando il record di vendite nel mese di settembre 2020 e riportando un tasso di crescita del 74% rispetto al 2017”.

Il portale ha selezionato Frankly tra circa 106 aziende, appartenenti a diversi settori, proprio per la resilienza dimostrata dal modello di business e la capacità di Frankly Bubble Tea & Coffee di generare profitti anche durante le chiusure dovute alla pandemia di Covid-19. Grazie all’operazione, ClubDealOnline ha ampliato le sue attività anche al food retail.

Chi è ClubDealOnline

La società è presieduta da Roberto Ferrari, ex direttore generale di CheBanca! (gruppo Mediobanca) ed ex chief digital and innovation officer di Mediobanca. La piattaforma, autorizzata da Consob per operare nell’equity crowdfunding, ha l’obiettivo di selezionare le migliori scaleup e pmi presenti sul mercato per offrire al pubblico di investitori i business più interessanti. La selezione è affidata ad iStarter (acceleratore italiano basato a Londra) e a partner specializzati sulle pmi. Il modello prevede l’intestazione delle quote da parte di una fiduciaria e permette agli investitori di poter aggregare gli investimenti in un unico soggetto, ottimizzando la gestione fiscale e rendendo le quote maggiormente liquidabili.

Nell’ottobre 2020 ClubDealOnline ha lanciato il nuovo servizio di Round as a Service – RaaS. Si è già avvalsa del RaaS RS Production, proprietaria con Portobello spa della casa editrice Web Magazine Makers (che ha in licenza il marchio Rolling Stone per l’Italia). Portobello e RS Production nel giugno scorso hanno anche lanciato Immediate, il primo acceleratore d’impresa verticale nel mondo del media e dell’entertainment in Europa. Sempre nell’ottobre 2020, è entrata nel capitale di ClubDealOnline Blue Financial Communication (BFC Media), digital e media company quotata al segmento Aim Italia della Borsa di Milano ed editore tra gli altri della versione italiana della testata Forbes. La sua partecipazione in ClubDealOnline questo mese è confluita nell’abilitatore di startup BFC Ventures Studio, insieme a quelle di Notarify. Nel dicembre 2020 ClubDealOnline e Almaviva hanno lanciato la fiduciaria digitale ClubDeal Fiduciaria Digitale.

Lo scorso gennaio ClubDealOnline ha comprato iStarter, acceleratore italiano basato a Londra, specializzato nello scaleup internazionale delle migliori realtà imprenditoriali del nostro Paese. L’operazione si  è configurata come una fusione inversa. I circa 80 equity partner di iStarter sono diventati infatti azionisti diretti di ClubDealOnline.

Nel marzo 2021 ClubDealOnline e Pambianco, storica società di consulenza leader nell’assistenza delle aziende dei settori del made in Italy, hanno siglato una partnership per finanziare scaleup e pmi del made in Italy, ossia dei settori moda, design, bellezza, cibo e bevande, turismo. Dalla partnership è nata Pambianco4Growth: una collaborazione strategica in cui attraverso il proprio network e i propri canali di comunicazione, Pambianco metterà a disposizione le sue competenze per la ricerca e la valutazione preliminare di progetti che rispondano ai target di ClubDealOnline. Inoltre, in qualità di lead partner delle scaleup selezionate, Pambianco offrirà i propri servizi di consulenza alle società e agirà come punto di riferimento costante tra la community di investitori e le società successivamente alla chiusura dei club deal.

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Galleria degli Uffizi “tokenizza” un Michelangelo e lo vende per 170k. Seguiranno presto altri capolavori

La Galleria degli Uffizi di Firenze ha venduto un Michelangelo e sta trasformando in NFT alcune delle sue opere più apprezzate che vende per raccogliere fondi

 

 

La Galleria degli Uffizi di Firenze sta trasformando alcune delle sue opere più apprezzate in NFT e le vende per raccogliere fondi dopo un anno a corto di soldi. E inizia con il botto: un dipinto di Michelangelo criptato della sacra famiglia, Tondo Doni (1505–06), appena venduto per € 140.000 ($ 170.000) (si veda qui Artnet).

Il museo dividerà il ricavato con Cinello, azienda italiana che ha brevettato un nuovo modo di realizzare facsimili digitali di dipinti famosi, nell’ambito di una nuova partnership annunciata recentemente. Le opere d’arte digitali di Cinello, che chiama “DAWS”, sono prodotte nelle dimensioni del pezzo originale e pretendono di essere completamente uniche e a prova di furto. Un token NFT viene creato sulla blockchain per ogni DAW, certificando la proprietà.

Ogni pezzo prodotto per gli Uffizi viene fornito con un certificato di autenticità firmato da Eike Schmidt, il direttore del museo. Nell’ambito dell’accordo con Cinello, il museo accumula il 50 per cento degli utili per ogni DAW ricavata da un pezzo della sua collezione e venduta dall’azienda.

Gli NFT (Non Fungible Token) sono un tipo di asset digitale registrato su blockchain. Rispetto agli utility token e alle criptovalute i token NFT hanno 3 caratteristiche che li contraddistinguono: sono unici, rari e indivisibili (si veda l’articolo di Crowdfudning Buzz).

Un portavoce degli Uffizi ha rifiutato di fornire dettagli sulla vendita Michelangelo o sull’accordo del museo con Cinello. Il quotidiano italiano Corriere della Sera ha riferito che l’acquirente del digitale Michelangelo era una donna di Roma che lo aveva acquistato per suo marito, un importante collezionista, per il suo 60 ° compleanno.

Per gli Uffizi, che hanno visto il numero di visitatori annuali scendere da 4,4 milioni nel 2019 a 1,2 milioni l’anno scorso, secondo l’Art Newspaper , il trambusto secondario potrebbe fruttare qualche soldo extra in un momento cruciale.

“A medio termine [le vendite di NFT] potranno contribuire alle finanze di un museo, paragonabile ai proventi dell’attività di ristorazione”, ha detto Schmidt al Corriere della Sera . “Non è un cambio di direzione in termini di ricavi, è un guadagno aggiuntivo. Ma creare un mercato del genere non è una cosa rapida. ”

Anche una dozzina di altre importanti opere della collezione degli Uffizi saranno trasformate in DAW nel prossimo futuro. Tra quelli della lista ci sono La Nascita di Venere di Botticelli , la Madonna del Granduca di Raffaello , il Bacco di Caravaggio e la Venere di Urbino di Tiziano .

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Walliance raccoglie 1,2 mln euro in pochi minuti per un progetto immobiliare a Milano

La campagna di equity crowdfunding immobiliare co-finanzierà il progetto Milano, via Monti Sabini ed è promossa dalla società Sabini26 srl, in collaborazione con Mobilia & Partners

 

Ha raggiunto l’obiettivo massimo in pochi minuti la campagna di equity crowdfunding immobiliare lanciata dal portale italiano Walliance per finanziare il progetto Milano, via Monti Sabini. La campagna era stata aperta per prenotazioni il giorno prima per gli iscritti alla piattaforma.

Nel dettaglio, il progetto, promosso dalla società Sabini26 srl, in collaborazione con Mobilia & Partners, ha raccolto 1,2 milioni di euro. L’operazione prevede per i soci detentori di quote sottoscritte tramite Walliance, un Roi lordo complessivo previsionale del 12,55%, una durata di 12 mesi (12,5% su base annua) e una liquidazione preferenziale che garantisce una priorità nella distribuzione dell’utile e nella restituzione del capitale investito.

Giacomo Bertoldi, ceo di Walliance, ha commentato: “Walliance rappresenta uno di quei rarissimi casi in cui la domanda supera l’offerta, e questo avviene in quanto, a differenza di tante altre piattaforme di investimento, abbiamo fatto della restrittiva selezione delle proposte da presentare al nostro network una delle nostre caratteristiche principali”.

Sale così a 41 milioni di euro il totale della raccolta effettuata dalla piattaforma italiana di investimenti immobiliari in meno di quattro anni di attività, per complessivi 29 progetti lanciati (di cui 6 si sono già conclusi restituendo agli investitori oltre 7 milioni di euro, registrando un ritorno sull’investimento medio annualizzato del 10,07%). Intanto Walliance si prepara a lanciare la campagna per un nuovo progetto immobiliare milanese: Milano, Via Fulceri.

Chi è Walliance

Walliance è una società italiana attiva nel crowdfunding immobiliare fondata nel 2017 dalla Bertoldi Holding di Giacomo e Gianluca Bertoldi, rispettivamente attuali CEO e Chief Project Office. La holding è a capo dell’omonimo gruppo che, nato nella grande distribuzione, ha partecipazioni in real estate e startup.

Walliance stata la prima piattaforma di equity crowdfunding ad aver ricevuto l’autorizzazione da Consob per la raccolta di capitali di rischio destinati a progetti immobiliari online. Quest’anno il portale ha lanciato quattro campagne di real estate crowdfunding a Trento, Firenze, Treviso e Milano. Nel capoluogo lombardo Walliance lo scorso aprile ha centrato in pochi minuti l’obiettivo massimo di raccolta di 1,8 milioni di euro per il progetto Milano, via Stradivari. Ricordiamo che Walliance a fine dicembre 2020 ha effettuato la sua quinta exit: il gruppo AD Casa di Andrea Duranti ha infatti restituito ai soci un ritorno sull’investimento del 24% in 26 mesi, confermando la previsione iniziale del 2018.

Nel gennaio 2020 Walliance ha costituito Walliance France sas, al fine di operare sul mercato francese quale Conseiller en Investissement Participatif (CIP). La società ha ottenuto il 17 dicembre 2019 l’autorizzazione dalla competente autorità francese Autorité des Marchés Financiers (AMF), che il 20 dicembre scorso l’ha notificata all’Organisme pour le Registre Unique des Intermédiaires en Assurance, Banque et Finance (ORIAS), ai fini dell’iscrizione di Walliance France nel relativo registro.

Nel settembre 2019, Walliance ha annunciato la chiusura di un nuovo aumento di capitale pari a 1 milione di euro, riservato ad investitori privati che, in aggiunta al round precedente, ha portato la società a dotarsi di una cassa di circa 2 milioni di euro. Tra gli investitori del primo round, spiccano Trentino Invest, la joint-venture partecipata tra gli altri da La Finanziaria Trentina, Istituto di Sviluppo Atesino, Fondazione Caritro e Trentino Sviluppo. Al secondo round, oltre ad alcuni investitori privati, ha partecipato anche Lago spa, società padovana che, con un fatturato di 35 milioni di euro e 25 milioni di contatti, realizza arredi di design made in Italy e progetta mobili modulari. I nuovi fondi saranno destinati alla prima fase dell’espansione europea, oltre che al consolidamento e all’espansione del mercato italiano.

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Al via Isicrowd, prima piattaforma di lending crowdfunding immobiliare basata nel mezzogiorno

Isicrowd si aggiunge alle piattaforme di lending crowdfunding immobiliare: è la prima basata al Sud (Casoria) e consente di investire a partire da 50 euro

 

 

Nel già folto panorama italiano delle piattaforme di lending crowdfunding immobiliare, si affaccia anche Isicrowd, nuovo portale che, tuttavia, sfoggia il primato di essere la prima (e unico finora) piattaforma di real estate crowdfunding basata al Sud, segnatamente a Casoria in provincia di Napoli, e focalizzata principalmente su progetti di sviluppo immobiliare nel mezzogiorno.

Fondata dall’imprenditore immobiliare e turistico Antonio Ottaiano, Isicrowd è infatti la prima piattaforma di crowdfunding del sud Italia, il cui intento è estendere il business anche in campo turistico. Un settore che, come si legge nel sito “promette ottimi guadagni soprattutto nell’ambito delle case vacanza, ville, b&b, hotel, multiproprietà e tanto altro“.

La prerogativa aziendale è sempre stata quella di fornire un servizio di consulenza turistica del tutto innovativo. Ed è proprio la filosofia utilizzata alla base di Tecnotravel ad ispirare la mission della start up di nuova generazione Isicrowd.

Il primo progetto, attualmente in fase di raccolta, è relativo a un immobile a Napoli in Via Provenzale.

L’operazione prevede l’acquisto dell’immobile, già aggiudicato in asta, la sua completa ristrutturazione con l’adeguamento di tutti gli ambienti e la vendita sul libero mercato.

L’appartamento è stato già aggiudicato in asta, ad un prezzo di circa 1.000 €/mq, una cifra notevolmente inferiore rispetto alla media di zona, di fatti il quartiere in oggetto ha una quotazione media che oscilla tra i 1.700 e i 1.800 €/mq. Questo ci permetterà, una volta ristrutturato e reso qualitativamente superiore agli appartamenti di zona, di collocarlo in una fascia di mercato nella media di zona, in modo tale da renderlo maggiormente appetibile ai potenziali acquirenti rendendo l’operazione molto più veloce nel recupero dell’investimento.

Il rendimento atteso dell’operazione è pari al 11% per una durata prevista di 12 mesi.

I lending crowdfunding immobiliare in Italia è in grande crescita: se nel 2019 la raccolta è stata pari 29,3 milioni di Euro, nel 2020 ha superato i 36 milioni e quest’anno, in soli 5 mesi, ha già raggiunto 19,4 milioni.

Le piattaforme che dal 2017 ad oggi hanno condotto a termine almeno un’operazione di successo sono 11, di cui la metà sono entrate sul mercato tra l’anno scorso e quest’anno (qui tutte le statistiche di Crowdfunding Buzz sul mercato del crowdfunding immobiliare)

 

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Le persone fisiche non pagheranno tasse sul capital gain generato da investimenti in startup e PMI innovative

Nel DL Sostegni, l’articolo 14 prevede che le plusvalenze derivanti dalle cessione di quote di startup e PMI innovative e possedute per almeno tre anni non sono soggette a tassazione

 

 

Buone notizie per chi investe in startup e PMI innovative. Nel nuovo DL Sostegni, l’articolo 14 prevede che le plusvalenze derivanti dalla cessione di quote di startup e PMI innovative, se realizzate da persone fisiche e acquisite mediante sottoscrizione di capitale sociale e possedute per almeno tre anni, non saranno soggette all’imposta sui redditi. La norma è comunque soggetta all’autorizzazione della UE.

Come riporta Bebeez.it, la misura, che vale circa 30 milioni di euro all’anno per investimenti condotti tra il 2021 e il 2025, ricalca una delle norme previste dalla Proposta di legge Mor che era stata presentata dall’On. Mattia Mor (Italia Viva) come primo firmatario parecchio tempo fa, nell’ottobre 2018 e assegnata alla Commissione Attività Produttive della Camera in sede referente il 1° aprile 2019.

Dopodiché l’esame della Commissione è iniziato il 20 febbraio 2020, ma poi, dopo un successivo appuntamento il 26 febbraio, l’iter si era interrotto ed è ripreso appunto solo lo scorso 30 marzo il suo esame ed stato abbinato a quello della Proposta di legge Centemero, perché i due progetti hanno molti punti di contatto.

Il Pdl Centemero è stato presentato dall’On. Giulio Centemero (Lega) come primo firmatario il 23 ottobre 2020 e assegnato alla Commissione Attività Produttive della Camera in sede referente il 6 novembre 2020. Dopodiché l’esame in Commissione è iniziato lo scorso 30 marzo (si veda articolo di BeBeez).

 

 

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La Chiesa Avventista cofinanzia progetti per promuovere uno stile di vita sano dei giovani

E’ la prima volta che una Chiesa destina parte del ricavato dell’8X1000 per un progetto di crowdfunding. L’iniziativa è attuata attraverso il portale italiano Produzioni dal Basso

 

La Chiesa Avventista ha lanciato IoGiocoDavvero, un bando che si rivolge alle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) per cofinanziare in crowdfunding progetti rivolti agli under 25 che hanno come focus l’educazione alla salute tramite lo sport. Si tratta di un’iniziativa pionieristica: è la prima volta, infatti, che una Chiesa destina parte del ricavato dell’8X1000 per un progetto di crowdfunding.

Per partecipare alla call for ideas, le ASD entro il 13 settembre 2021 possono candidare la loro idea tramite Produzioni dal Basso. Le idee più meritevoli saranno selezionate da un’apposita commissione di valutazione e, se riusciranno a raggiungere tramite la raccolta fondi il 50% del budget previsto, saranno cofinanziate dalla Chiesa Avventista per il restante 50%, fino a un massimo di 5.000 euro.

“Vorremmo poter contare sulle ASD e sui loro sportivi per sensibilizzare i giovani, con un linguaggio dedicato a loro, sull’importanza di perseguire uno stile di vita sano. Le ASD sono partner preziosi, con le loro competenze e le relazioni privilegiate che stabiliscono. Facendo leva sulla funzione educativa che svolgono, intendiamo partire dalle giovani generazioni per promuovere il percorso di prevenzione da sviluppare per il bene comune”, ha spiegato Giuseppe Cupertino, direttore dell’ente che gestisce i fondi dell’8X1000 avventista.

La Chiesa Avventista da sempre finanzia con l’8X1000 progetti dedicati proprio alla promozione di uno stile di vita sano: campagne di sensibilizzazione contro le dipendenze, seminari su cibo e alimentazione, checkup sanitari gratuiti offerti alla cittadinanza, sostegno ad altri enti del terzo settore, oltre a un’intensa attività editoriale a favore di un’informazione scientifica e rigorosa. Nel 2021 la quota del gettito destinato a questi progetti è pari al 25% del totale.

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La piattaforma di lending per le pmi Borsa del Credito chiude una cartolarizzazione da 220 mln euro

Banca Ifis e Intesa Sanpaolo sottoscrivono le note senior della cartolarizzazione e Azimut quelle junior. Grazie all’operazione, BorsadelCredito ha raccolto 420 solo nell’ultimo mese

 

Borsa del Credito, la piattaforma fintech italiana che eroga finanziamenti alle pmi, partecipata da P101 sgr, Azimut e GC Holding, ha concluso una cartolarizzazione 220 milioni di euro. Nell’ambito dell’operazione, Banca Ifis e Intesa Sanpaolo Divisione IMI Corporate & Investment Banking hanno agito nel ruolo di arranger e sottoscrittori senior delle note della cartolarizzazione, mentre Azimut ha avuto il ruolo fondamentale di sottoscrittore della parte junior tramite i suoi fondi di private debt. Ha partecipato all’operazione anche Cardo AI, società specializzata nel supportare gli investimenti di operatori istituzionali attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, in qualità di partner tecnologico per la fornitura degli strumenti di reportistica per gli investitori della cartolarizzazione. Hogan Lovells Studio Legale ha fornito l’assistenza legale come transaction legal counsel.

I finanziamenti avranno una durata massima di 6 anni, comprensivi di un anno di preammortamento, un importo variabile da 50 mila a 2 milioni di euro e la garanzia fino al 90% del Fondo Centrale di Garanzia per le pmi. Le aziende che richiederanno il prestito saranno valutate in 24 ore sulla base dell’istruttoria condotta da BorsadelCredito.it attraverso l’utilizzo di algoritmi proprietari di intelligenza artificiale, con un approccio guidato dai dati e in continuo aggiornamento mediante machine learning. Al processo automatico segue poi la verifica da parte di un analista fidi e successivamente la delibera che avviene online, con l’erogazione del finanziamento nel giro di pochi giorni lavorativi.

L’operazione è la seconda in poche settimane per la fintech del credito, che ha così raccolto 420 milioni di euro nell’ultimo mese all’interno del progetto “Slancio Italia”, volto a sostenere l’economia reale. Avviato a inizio pandemia, “Slancio Italia” è finanziato da fondi di credito gestiti da BorsadelCredito.it e sottoscritti da Azimut nel quadro dell’accordo strategico tra le due società per veicolare risorse in tempi rapidi e modalità digitale alle pmi, sancito a maggio 2020 con la costituzione della società Azimut Capital Tech.

Ivan Pellegrini, ceo di Borsa del Credito, ha commentato: “Con Intesa Sanpaolo, Banca Ifis e Azimut, con i quali abbiamo creato un’alleanza solida e strutturale: si tratta per noi di una evoluzione, non siamo più solo erogatori di prestiti all’economia reale, ma anche abilitatori tecnologici per la finanza tradizionale. Grazie a questo percorso abbiamo raccolto oltre 500 milioni di euro in 9 mesi, di cui 420 solo nell’ultimo mese.”

Ricordiamo che lo scorso aprile la fintech ha chiuso una cartolarizzazione di prestiti alle pmi da 200 milioni di euro, sottoscritta da Azimut e dalla bresciana Banca Valsabbina. Sempre Azimut, nel settembre 2020 aveva sottoscritto una cartolarizzazione da 100 milioni di euro di crediti alle pmi con garanzia al 90% del Fondo di Garanzia del Mediocredito Centrale e offerti sulla piattaforma Borsa del Credito. Le note della cartolarizzazione erano state sottoscritte dal Colombo II, fondo di direct lending creato dalla fintech e sottoscritto appunto da Azimut. Tra i sottoscrittori della tranche senior figurava affianco ad altri investitori istituzionali la stessa Banca Valsabbina. Azimut nell’aprile 2020 aveva anche annunciato che avrebbe investito fino a 100 milioni di euro in prestiti alle pmi, utilizzando proprio la tecnologia della piattaforma Borsa del Credito. La partnership si è poi tradotta nella costituzione della newco Azimut Capital Direct srl, che fornisce ad Azimut tutto il supporto tecnologico necessario per erogare finanziamenti a pmi tramite una propria piattaforma.

Chi è Borsa del Credito

Borsa del Credito è stata fondata nell’ottobre 2013 da Antonio Lafiosca, Alessandro AndreozziIvan Pellegrini come piattaforma digitale di brokeraggio per il credito alle aziende e nel 2015 ha aperto il suo canale di P2P lending. Specializzata nel credito alle micro e pmi, vanta oltre 25 mila aziende clienti, 4.000 prestatori e più di 80 milioni di euro erogati.

Borsa del Credito fa capo alla holding Business Innovation Lab spa, che controlla al 100% altre due società: Mo.Net spa, autorizzata a svolgere i servizi di peer-to-peer lending; e Art sgr spa, che gestisce fondi alternativi di investimento riservati a investitori professionali che investono sui prestiti offerti in piattaforma. In particolare, ART sgr gestisce il fondo Colombo, lanciato nell’ottobre 2017 con il supporto degli stessi azionisti di Borsa del Credito, e Systema Credit Fundlanciato nell’aprile 2019 da Confidi Systema! Prader Bank.

Nel giugno 2020 Borsa del Credito ha lanciato il finanziamento Cash Anti-Covid Fase 2. Il prodotto è finanziato da Colombo II, fondo di direct lending creato da Borsa del Credito e sottoscritto da Azimut, che lo scorso aprile ha stipulato un accordo per erogare finanziamenti  fino a 100 milioni di euro alle pmi tramite la piattaforma fintech e con la garanzia del Fondo di Garanzia del Mediocredito Centrale per il 90% dell’importo erogato. Nel luglio scorso Borsa del Credito ha siglato un accordo con Confesercenti Nazionale per fornire alle pmi un accesso rapido al credito digitale. Lo scorso ottobre la fintech ha lanciato Eco-Green Starter: un finanziamento per le imprese attive nella riqualificazione energetica e antisismica degli edifici.

Borsa del Credito ha chiuso il 2020 con un utile lordo di oltre 613 mila euro e un utile netto di quasi mezzo milione di euro,  grazie a un aumento esponenziale dei ricavi, che a fine 2020 hanno superato i 4 milioni, in crescita del 460% dai circa 743 mila euro del 2019. Il tutto a fronte di una posizione finanziaria netta di circa 3 milioni di euro. Numeri ottenuti grazie all’aumento importante dell’erogato, arrivato  da inizio operatività nel 2015 a fine 2020 a quota 150 milioni di euro, di cui 75 milioni soltanto nel 2020 (si veda anche il Report BeBeez Piattaforme Fintech 2020, disponibile agli abbonati di BeBeez News Premium). La corsa di Borsa del Credito continua anche nel 2021: a fine aprile l’erogato è superiore a 90 milioni di euro, il che posiziona BorsadelCredito.it nella parte alta della classifica globale dei marketplace dedicati al business (si veda P2PMarketData). È cresciuto anche il taglio dei finanziamenti effettuati tramite la piattaforma di Borsa del Credito, che nel 2020 hanno avuto una media di 150 mila euro, in aumento del 49% rispetto all’anno precedente.

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La piattaforma di crowdfunding CrowdFundMe colloca un charity bond di i-RFK

La holding industriale i-RFK, grazie alla collaborazione con il Lions Club International, devolverà il 2% annuo delle risorse ad attività benefiche

Innovative-RFK (i-RFK), holding industriale quotata su Euronext a Parigi che investe in startup e pmi innovative, sta collocando un charity bond sul portale di crowdfunding quotato su Borsa Italiana CrowdFundMe, con un obiettivo massimo di 5 milioni di euro.

Il minibond presenta una durata pari a 60 mesi, un taglio minimo di sottoscrizione di 10 mila euro e un rendimento annuo del 4% con un piano di rimborso ammortizzato tramite cedola semestrale posticipata. Inoltre, grazie alla collaborazione con il Lions Club International, l’emittente devolverà una parte delle risorse (2% annuo) ad attività benefiche. Il minibond, che può essere sottoscritto anche da clienti retail con patrimonio superiore a 250 mila euro. A oggi, è stato sottoscritto per 20 mila euro.

Il rating di i-RFK, stabilito da Modefinance (fintech italiana ESMA compliant controllata da TeamSystem) è pari a B1 (medio-alto), poiché la holding presenta “una situazione economico-finanziaria adeguata” e “conferma una solvibilità estremamente solida con una forte patrimonializzazione (pari all’87% del totale delle fonti)”.

I proventi del charity bond di i-RFK finanzieranno l’acquisto di nuove partecipazioni in società che operano su mercati in espansione: healthcare tech, cybersecurity, teleaudiologia, gaming, Artificial Intelligence. Per quanto riguarda la donazione al Lions Club, Marco Stracquadaini, presidente del Lions Club Milano Cinque Giornate, ha precisato: “La donazione verrà utilizzata a sostegno dei tanti progetti sociali, culturali e benefici firmati Lions, a beneficio della nostra comunità così colpita in un momento particolarmente difficile. Una opportunità meravigliosa per servire insieme, soprattutto nell’anniversario dei 70 anni dalla nascita dell’Associazione in Italia”.

Si tratta del secondo bond emesso da i-RFK, dopo quello del 2020. Il prestito obbligazionario è stato quotato come previsto su ExtraMotPro3, dopo essere stato nel luglio 2020 collocato sul portale italiano di crowdinvesting CrowdFundMe. i-RFK ha chiuso con successo il collocamento, raccogliendo 1,29 milioni di euro su un target massimo di 5 milioni, da investitori istituzionali ma coinvolgendo per la prima volta anche gli investitori retail che presentano i requisiti di legge (con patrimoni superiori ai 250 mila euro). Tra gli investitori istituzionali del minibond figura anche Banca Valsabbina. In totale, i sottoscrittori di questa prima operazione mista retail-istituzionale sono stati 35.

Chi è Innovative-RFK

i-RFK è stata fondata nel 2017 da Paolo Pescetto, Massimo Laccisaglia e Andrea Rossotti. Si è quotatasu Euronext Access il 27 dicembre 2019, a valle di un aumento di una campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe, che ha raccolto 2,5 milioni di euro, pari al 23,5% del capitale. i-RFK, che conta oltre 260 dipendenti, un valore della produzione aggregato di circa 27 milioni di euro e una capitalizzazione di mercato di 11 milioni, nasce dall’esperienza di Red-Fish Kapital, che opera da diversi anni nel campo degli investimenti in private equity, anche nella forma del club deal, al fianco di investitori privati e istituzionali e della società di consulenza Arkios Italy.

A oggi, il gruppo ha investito 8,6 milioni di euro in 7 partecipate (tra cui Keisdata; Easy4Cloud; WebsoluteInventis; Microcredito di Impresa, che hanno un ebitda aggregato di 3,4 milioni. Microcredito di Impresa ha raccolto oltre 1,7 milioni di euro nella sua campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma BacktoWork. i-RFK è una società in crescita. Lo confermano i risultati aggregati: il valore della produzione è aumentato a oltre 26 milioni di euro nel 2019, contro i 23,7 milioni del 2018 e i 16,3 milioni del 2017.

 

 

 

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