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For Funding, piattaforma di donation crowdfunding di Banca Intesa, raccoglie 31 milioni di euro

Il donation crowdfunding di Banca Intesa ha raccolto 31 milioni per oltre 300 progetti di impatto sociale. La piattaforma gestita con il supporto di FolkFunding

For Funding, la piattaforma di donation crowdfunding di Intesa Sanpaolo, ha contribuito, negli ultimi anni, a raccogliere 31 milioni di euro a favore di oltre 300 progetti dedicati a giovani, famiglie, anziani, luoghi di aggregazione, progetti di recupero delle periferie e di campi sportivi nell’ambito della rigenerazione urbana e programmi per evitare la dispersione scolastica.

Il donation crowdfunding di For Funding

Inoltre, con il programma Formula, Intesa Sanpaolo contribuisce direttamente al crowdfunding dei progetti con forte connotazione territoriale in quanto selezionati direttamente dalle direzioni regionali della banca sul territorio e supervisionati dalla Fondazione Cesvi.

«Una soddisfazione che ha superato qualunque aspettativa ci è arrivata da For Funding, la nostra piattaforma di crowdfunding dove ospitiamo i progetti di centinaia di imprese non profit autorevoli, e dove i nostri clienti e chiunque lo voglia può donare per sostenerli», spiega Andrea Lecce, responsabile della direzione Impact Intesa Sanpaolo. «Sulla piattaforma ospitiamo organizzazioni non profit rigorosamente selezionate e destiniamo ogni euro donato alle iniziative, facendoci carico dei costi extra. Nel 2020 siamo diventati la prima piattaforma di raccolta italiana e da allora abbiamo continuato a crescere, sia con progetti a sostegno delle comunità locali del nostro Paese, sia intervenendo sulle grandi emergenze come la pandemia e l’emergenza umanitaria in Ucraina. Tutto questo ci permette di avere un ruolo attivo per la riduzione delle disuguaglianze e la custodia dei valori del bene comune, e quindi dare una possibilità ai più fragili».

La piattaforma è stata realizzata da FolkFunding che tuttora supporta il progetto, come afferma il fondatore Angelo Rindone: “Un’esperienza che seguiamo dal suo inizio e di cui, come staff di FolkFunding, andiamo particolarmente orgogliosi. Era una scommessa non facile visto che altre piattaforme Corporate italiane non sono mai riuscite a costruire un progetto solido con un track record così importante”.

Ma l’impegno di Banca Intesa nel terzo settore è molto più ampio. Nel Piano d’impresa 2022-2025, l’istituto ha creato la Direzione Impact, struttura guidata dall’aprile 2022 da Andrea Lecce che ha ereditato la realtà di Banca Prossima, assorbita in Intesa Sanpaolo nel 2019 e istituto bancario interamente dedicato al Terzo settore.

Il fondo Fund fo Impact

Grazie al nuovo credito sociale promosso dalla Direzione Impact, Fund for Impact, vengono sostenute iniziative di inclusione creditizia caratterizzate da tassi contenuti, lunghi periodi di restituzione e nessuna garanzia richiesta, pertanto sono capaci di generare un impatto sociale concreto e misurabile.

Il Fondo permette di erogare credito con una leva che raggiunge quota 1,5 miliardi di euro. I primi beneficiari del credito impact sono gli studenti universitari (con la linea Merito), le madri lavoratrici (mamma@work), famiglie in difficoltà con la didattica a distanza o comunque impegnate nei percorsi di studio e crescita dei figli (Crescere), disoccupati in vista della pensione (Obiettivo pensione), caregiver che assistono familiari non autosufficienti (Cura) e i volontari del servizio civile (Esempio).

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Il crowdfunding in Francia cresce del 25% e raccoglie 2,3 miliardi. Il ruolo trainante del reale estate

Il crowdfunding in Francia è in grande crescita anche nel 2022, soprattutto grazie a real estate e “green”. L’equity crowdfunding pesa “solo” 150 milioni ma cresce

 

 

Secondo il “Barometro del crowdfunding”, pubblicato da Mazars e dall’Associazione francese di crowdfunding (Financement Participatif France, FPF) mostra che il crowdfunding in Francia ha raggiunto un nuovo massimo nel 2022.

Sono stati infatti raccolti oltre 2,3 miliardi di euro, con un aumento del 25% rispetto all’anno precedente, in cui aveva raccolto 1,88 miliardi. Il crowdfunding immobiliare rimane la principale forza trainante. Con un tasso di crescita del 40% anno su anno, rappresenta i 2/3 della raccolta complessiva, seguito dall’ambiente e dalle energie rinnovabili.

I canali di raccolta fondi sono sempre più diversificati. Mentre resta predominante l’approccio diretto (66% della raccolta), crescono i canali indiretti come promotori finanziari (15%) e fondi di investimento (8%). In un contesto economico travagliato dalla guerra in Ucraina e dalla conseguente crisi energetica, il crowdfunding ha dimostrato la sua resilienza come asset class credibile e affidabile per gli investitori.

Il settore immobiliare come forza trainante

Il crowdfunding immobiliare è cresciuto molto più velocemente del settore in generale. Ha raggiunto la cifra record di 1,6 miliardi di euro nel 2022 rispetto a 1,1 miliardi di euro nel 2021. Il numero di progetti finanziati è passato da 1.346 nel 2021 a 1.628 nel 2022. Il mercato rimane prevalentemente orientato al finanziamento di immobili residenziali, che rappresenta il 71% dei progetti.

Domina il finanziamento del commercio immobiliare (56%), mentre lo sviluppo immobiliare è in calo (35%). Il mercato è trainato dalla ristrutturazione dei centri urbani e dalla ristrutturazione delle aree urbane più grandi. Nel 2022, 562 progetti hanno rimborsato 382 milioni di euro in capitale e interessi.

La finanza sostenibile sempre di più al centro del crowdfunding

La dimensione sociale o ambientale è una componente essenziale di molti progetti di sviluppo. Anche quest’anno i numeri della finanza sostenibile restano elevati, con 61.891 progetti a dimensione sociale o ambientale, senza contare il settore immobiliare che sempre più promuove un’offerta di “città verde e sostenibile”.

In totale sono stati raccolti 552 milioni di euro per progetti sociali o ambientali. Inoltre, tre quarti delle piattaforme di crowdfunding tengono conto dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nella selezione dei progetti.

Il crowdlending batte ancora i record

Il crowdlending ha registrato un aumento significativo nel 2022, superando la soglia dei 2 miliardi di euro di flussi in entrata, contro gli 1,6 miliardi di euro dello scorso anno. La maggior parte dei prestiti va alle piccole e medie imprese. La maggior parte dei prestiti viene emessa sotto forma di obbligazioni, in particolare nel crowdfunding immobiliare. Ma le piccole imprese e le piccolissime imprese sono sempre più propense a raccogliere fondi attraverso prestiti fruttiferi.

Equity crowdfunding: settore limitato ma in crescita

Con 150 milioni di euro raccolti in equity o royalties, rispetto ai 104 milioni di euro del 2021, questo settore continua la sua forte crescita. Un terzo del volume raccolto va a finanziare progetti ambientali e di energia rinnovabile.

Il calo nel crowdfunding delle donazioni

Anche se al di sotto degli anni precedenti, il crowdfunding delle donazioni è rimasto a un livello elevato, con 116.155 progetti finanziati, la situazione è cambiata. Il volume delle donazioni raccolte è sceso a 107 milioni di euro a causa, tra l’altro, dell’impatto dell’inflazione sui bilanci delle famiglie e del contraccolpo delle effusioni di solidarietà durante gli anni Covid del 2020 e del 2021. Il settore sociale è il settore più colpito in calo, mentre il settore culturale continua a concentrare la stragrande maggioranza delle donazioni.

Damien Guermonprez, presidente di PFP e presidente di Lemonway, ha commentato il rapporto:

Il crowdfunding soddisfa le esigenze di tutti i tipi di settori, come dimostra la sua crescita sostenuta […] in Francia. L’anno 2023 è un anno cruciale per le piattaforme di prestito e investimento con l’entrata in vigore del regolamento europeo sul crowdfunding [ECSPR]. Le piattaforme di crowdfunding devono ora ottenere l’approvazione come “fornitori di servizi di crowdfunding“.

Bertrand Desportes, Partner di Mazars, ha affermato che nonostante un contesto economico incerto, c’è una vera e propria mania per il crowdfunding favorita dalla maggiore diversificazione dei canali di raccolta fondi. “Il crowdfunding prende piede tra i francesi come una soluzione affidabile per la gestione del denaro che supporta progetti significativi“.

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Mythical Games annuncia l’acquisizione di DMarket e il lancio del nuovo Marketplace

Mythical acquisisce il marketplace di NFT per gamers DMarket e diventa il secondo processore blockchain di asset digitali più grande dopo Ethereum

LOS ANGELES–(BUSINESS WIRE)–Mythical Games, studio di tecnologia del gaming di prossima generazione, ha lanciato Mythical Marketplace 2.0 come parte del suo continuo impegno all’innovazione nel gaming.

Il lancio è stato reso possibile grazie all’acquisizione della start-up tecnologica DMarket, marketplace di digital skins e NFT per i gamers.

Il nuovo marketplace è stato realizzato a partire dal nuovo strato di blockchain 1EVM di Mythical e alimentato dal token nativo dell’ecosistema Mythos, MYTH.

L’acquisizione è un traguardo significativo per Mythical Games, con la tecnologia di DMarket che facilita la piattaforma di trading più avanzata per gli asset digitali. Fino allo scorso dicembre, questo era il secondo processore di asset digitali su un ledger distribuito Mythical più grande al mondo dopo la blockchain principale Ethereum.

Mythical’s Marketplace 2.0 ha completamente integrato la tecnologia di DMarket per includere il suo gateway di pagamento, con un potente sistema di protezione antiriciclaggio (AML) e antifrode basato su oltre un decennio di esperienza nel settore.

Abbiamo fondato Mythical Games nel 2018 con l’idea di inaugurare sia la prossima generazione di giochi che la prossima generazione di giocatori. Mezzo decennio dopo, continuiamo a fare proprio questo. Mythical’s Marketplace 2.0 è stato progettato non solo per migliorare la nostra piattaforma ma, cosa più importante, per migliorare l’esperienza del giocatore e stabilire lo standard per il futuro del gioco“, ha affermato John Linden, CEO di Mythical Games. “Troppo spesso, gli sviluppatori pubblicizzano le funzionalità come ‘seamless’ e ‘integrate’ quando discutono di giochi o progetti metaverse. In realtà, queste soluzioni sono ancora molto complicate e non fatte per i giocatori. Ma con questi enormi passi in avanti, Mythical fornirà agli utenti un’esperienza che offre entrambi i vantaggi“.

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GreenBikeMe colma il vuoto del noleggio di e-bike organizzati a livello europeo e raccoglie su Ecomill

GreenBikeMe, nuovo progetto di mobilità sostenibile in raccolta su Ecomill, punta a diventare il primo riferimento internazionale per tour operator e turisti “green”

 

 

Secondo l’ultima indagine Cycling Industry Europe le vendite di e-bike a livello europeo supereranno entro 5 anni quelle delle bici “tradizionali”, ma non esistono operatori di noleggio strutturati a livello internazionale nelle località turistiche.

In questo vuoto d’offerta si è inserita GreenBikeMe (brand di That’s it Srl startup innovativa e Società Benefit), già operativa dall’inizio del 2022, che sta consolidandosi sul mercato  grazie all’offerta di noleggio di e-bike di alta qualità e a servizi di escursione per il turismo.

La campagna di equity crowdfunding

GreenBikeMe ha lanciato un round di raccolta di capitali sul portale Ecomill, prima piattaforma italiana di crowdinvesting focalizzata su transizione energetica e sostenibilità. L’obiettivo minimo di raccolta è di 200 mila euro, per il 13% di quote e quello massimo di 600 mila per il 32%.

GreenBikeMe – spiega il CEO e founder Guido Bovolentaè la prima startup italiana con una visione europea nata per offrire mobilità green di qualità in località ad alta vocazione turistica. L’idea nasce per soddisfare un pubblico crescente di persone che ricercano un’alternativa innovativa ai tradizionali e inquinanti mezzi di trasporto a noleggio e che vogliono vivere la propria vacanza sperimentando un mezzo moderno, bello e piacevole da guidare”.

Tra i suoi partner, GreenBikeMe, oltre ai produttori di e-bike XP, Magamo e Lombardo, annovera Lenzibike, il più grande store italiano di biciclette e biciclette elettriche, che è anche entrato nel capitale della società.

Un riferimento internazionale per tour operator e turisti “green”

Nelle località turistiche, infatti, il servizio è offerto da operatori locali non specializzati che noleggiano e-bike di bassa qualità (per contenere gli investimenti). Mentre nelle città d’arte, si sta sviluppando l’offerta in sharing di monopattini e bici elettriche e alcuni hotel offrono bici e e-bike ai propri clienti; tuttavia, tour operator e catene di hotel non hanno interlocutori univoci, né a livello nazionale né internazionale.

Dopo  aver aperto i primi store in 3 isole greche nel 2022, con conseguente validazione del modello di business, la società punta ad aprirne altri 8 nel 2023 (Italia e Spagna), 15 nel 2024, 28 nel 2025 fino ad arrivare a 100 in cinque anni, per un fatturato previsto di circa 13 milioni.

Il modello di crescita

L’ideatore e fondatore della società è Guido Bovolenta, un imprenditore seriale che ha fondato, diretto e sviluppato diverse iniziative nello sviluppo di applicazioni commerciali nei settori bancario e assicurativo e, successivamente, ha fondato Medialab, una delle prime new media agency, recentemente ceduta, dopo 20 anni, al gruppo Merkat.

Il modello di business – chiarisce Bovolenta – si basa sul noleggio di E-Bike di qualità superiore e sull’offerta di escursioni guidate di gruppo o in formula VIP, diversamente declinate per le località turistiche e per le città d’arte. Le località turistiche elettivamente estive sono meno profittevoli rispetto a quelle con stagioni lunghe e alle città d’arte, ma consentono di completare la penetrazione e, dunque, la visibilità del brand, e moltiplicano le occasioni d’uso (es. un turista va a Roma in primavera e a Patmos d’estate)”.

Lo sviluppo punta al rapido raggiungimento di economie di scala replicando e migliorando il modello testato in Grecia con l’apertura di punti vendita in località a forte vocazione turistica e “stagionalità” lunghe e, contemporaneamente, avviando il servizio di “escursione guidata” attraverso hotel di lusso nelle città d’arte.

Inoltre, la scalabilità è rafforzata dall’ottimizzazione dei processi centralizzati relativi ad acquisti, logistica, prenotazioni e accordi commerciali, manutenzione parco E-Bike e amministrazione.

Il ruolo di Ecomill

Il portale su cui è stato lanciato il round è stato scelto per la sua profonda attinenza con la missione di GreenBikeMe. Ecomill è infatti la prima piattaforma italiana di crowdinvesting specializzata nel favorire l’incontro tra domanda e offerta di capitali nei settori della transizione energetica e della sostenibilità.

Raffaella Bisconti, COO della Piattaforma, ha affermato: “Ecomill – spiega– con il progetto GreenBikeMe inizia il 2023 all’insegna della mobilità sostenibile, perfettamente in linea con il Green Deal europeo. Ci piace pensare che anche noi diamo un contributo con i progetti che selezioniamo e proponiamo, di volta in volta, in Piattaforma! GreenBikeMe offre un insieme di soluzioni che danno vita ad una mobilità vantaggiosa, più verde, digitale e resiliente, specialmente in contesti turistici, ma non solo. Ospitiamo dunque con piacere questo nuovo progetto e siamo lieti di poter offrire la possibilità di investire in una realtà che si pone obiettivi di forte crescita nell’Europa mediterranea tra Grecia, Italia e Spagna“.

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I business angel di IAG nel 2022 aumentano il focus su startup italiane in fase seed e pre- seed

Lo IAG Index 2022, redatto a cura di IAG – Italian Angels for Growth, conferma la crescita delle startup italiane e il focus degli investimenti nelle fasi seed e pre-seed

 

 

Il trend positivo del  Venture Capital in Italia (+67% rispetto al 2021) si registra anche nei dati emersi dallo IAG Index 2022, termometro dell’ecosistema startup e calcolato sull’ampio deal flow di startup analizzate nella selezione delle opportunità di investimento di Italian Angels for Growth (IAG).

La focalizzazione su seed e pre-seed

Se la ripartizione a livello settoriale è rimasta pressoché analoga al 2021 (salvo una lieve redistribuzione tra il Life Science e gli altri settori), la fotografia che emerge dai dati sulla tipologia di round riflette bene il posizionamento di IAG come leader nel seed Venture Capital in Italia.

La progressiva maturità del Venture Capital italiano ed internazionale difatti ha reso più definiti i ruoli dei vari attori per ogni stadio di sviluppo delle startup, e questo ha consentito a IAG di focalizzarsi sulla fase seed che, nonostante una lieve flessione del dato, rimane il focus principale dei business angels.

Più di una startup su due tra quelle analizzate sta raccogliendo capitali per questa tipologia di round, rappresentando degli investimenti strategici per alimentare la pipeline di potenziali scaleup.

Lo IAG Index 2022 mette però in evidenza una crescita notevole (+47%) del numero di startup in fase pre- seed. Il motivo di questo risultato è nella scelta di IAG come club deal di riportare l’attenzione ai primi stadi di sviluppo dei progetti, grazie al lancio di Eden Ventures.

Lo scorso ottobre, infatti, è partito il programma Eden Ventures (qui l’articolo su Crowdfunding Buzz), strumento di investimento focalizzato su startup pre-seed con l’obiettivo è intercettare all’origine le migliori opportunità d’investimento e affiancare gli imprenditori dallo sviluppo dell’idea di business fino all’approccio con investitori istituzionali con ticket fino a 100 mila euro.

Il confronto con gli altri Paesi

Nell’ultimo anno, l’ecosistema nazionale delle startup ha compiuto numerosi passi avanti, sia nell’ambito della legislazione sia in quello della costruzione di un sistema per sostenere e far crescere le aziende innovative: la mobilitazione di fondi pubblici ha creato un effetto leva, riducendo il divario rispetto agli altri Paesi europei negli investimenti.

A conferma del progresso del nostro ecosistema anche le valuation delle startup in tutte le loro fasi di vita mostrano un deciso incremento, portandosi a valori più vicini a quelli di altri ecosistemi oggi molto più maturi del nostro.

Il gap rimane, creando da un lato condizioni di attrattività per gli investitori stranieri, ma dall’altro consentendo anche alle startup italiane di poter ottenere fondi e valutazioni non troppo penalizzanti rispetto ai colleghi di oltre confine.

Diversty, inclusion e sostenibilità

Il tema Diversity & Inclusion rimane un driver fondamentale e, a tal proposito, IAG prosegue con le iniziative di valorizzazione di questi due principi, portando avanti la campagna di diversity e creando partnership con realtà territoriali e settoriali per sviluppare una società più innovativa, più equa e più sostenibile.

I risultati del 2022, seppur in lieve calo rispetto al 2021, confermano come oltre un terzo dei progetti abbia almeno una donna tra i founder: questo consolidamento indica una componente ormai strutturale della presenza femminile nei team imprenditoriali, che rappresenta un deciso cambio di marcia del nostro ecosistema.

Anche la sostenibilità e l’elemento sociale rappresentano dei temi centrali in fase di valutazione di una startup: investire in aziende che incorporano i valori ESG rappresenta una grande opportunità.

Proprio per incrementare gli investimenti sostenibili, lo scorso novembre IAG ha aderito a VentureESG, comunità VC che unisce oltre 300 fondi in tutto il mondo con l’ obiettivo di aiutare il settore del Venture Capital a riconoscere l’importanza dell’ESG e a fornire e condividere risorse e indicazioni per rendere l’ESG una parte standard della due diligence, del portafoglio e della gestione dei fondi.

In linea con questo, dai dati del 2022 emerge un incremento significativo del 25% del numero di progetti compliant. In fase di valutazione l’elemento ESG viene considerato positivamente da IAG, che ritiene questo aspetto sempre più indispensabile per le società che dovranno essere i leader del mercato del futuro.

Carlo Tassi, Presidente Italian Angels for Growth: “Il ruolo di IAG come leader del seed Venture Capital è quello di stare dalla parte degli imprenditori, contribuendo al loro successo e supportando in maniera concreta l’innovazione e le startup di questo Paese, da qui la crescente attenzione agli elementi di diversity dei team e di compliance ESG. Lo IAG Index si dimostra un indicatore prezioso per misurare i trend di mercato e percepire in che direzione stanno andando le nuove imprese innovative e come si sta evolvendo il nostro ecosistema.”

Chi è Italian Angels for Growth (IAG)

IAG, fondata nel 2007, è leader nel seed Venture Capital italiano: oltre 500 protagonisti del mondo imprenditoriale, finanziario e industriale che investono tempo, competenze e capitali per la crescita di startup innovative, che si sono avvicendati in questi anni.

Italian Angels for Growth, in oltre dieci anni di attività, ha analizzato più di 6.500 startup e i suoi soci hanno effettuato oltre 100 investimenti, per un totale di oltre 300 milioni di euro investiti da soci e co-investitori IAG.

I business angels di IAG sostengono finanziariamente i progetti innovativi investendo i propri capitali, ma allo stesso tempo, grazie al mix di competenze dei soci, supportano i fondatori delle startup nella definizione del modello di business in tutti i suoi aspetti.

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181travel, startup del turismo esperienziale, completa un round di 2,5 milioni dopo quello di crowdfunding

La startup sarda 181travel ha raccolto 2,5 milioni in un round partecipato da CdP e Sefea Impact SGR oltre che da Primo Ventures, già socio

 

 

La startup 181travel, basata a Cagliari e specializzata nella distribuzione di esperienze turistiche, completa un round di investimento da 2,5 milioni di euro. La società aveva già concluso con successo un round di equity crowdfunding nel 2020 in pieno lockdown (allora la ragione sociale era Nausdream, poi oggetto di un “rebrand”).

Una crescita esponenziale dopo la pandemia

La società fornisce un servizio “chiavi in mano” agli operatori turistici con l’offerta e la distribuzione di escursioni, accoglienza e attività di viaggio locali che rendano le vacanze degli ospiti vere e proprie esperienze.

Nel biennio 2021-2022, 181travel ha conseguito un fatturato complessivo di oltre 3 milioni di euro, una crescita del fatturato di oltre il +800% rispetto al periodo pre-pandemico.

Inoltre, ha registrato più di 42 mila Ospiti gestiti, 17 dipendenti nel team della sede centrale nonché partnership con alcuni dei maggiori players del settore: TH Resorts, i Villaggi del Touring Club Italiano, ClubEsse, Costa Crociere, MSC Cruises e numerosi altri operatori del turismo organizzato.

Per il prossimo triennio vuole implementare un ambizioso piano industriale 2023-2025 che prevede l’espansione ed esportazione del proprio modello di business principale.

Il round da 2,5 milioni

Al nuovo round di raccolta, diviso in due tranche, hanno partecipato primari fondi di investimento italiani, tra i quali CDP Venture Capital SGR con Fondo Italia Venture II – Fondo Imprese Sud, Primo Ventures SGR con Barcamper Ventures (primo fondo ad investire in Nausdream nel 2017) e Sefea Impact SGR, gestore di fondi di investimento ad impatto.

Contestualmente all’operazione di rafforzamento finanziario è stata definita anche l’acquisizione del tour operator di esperienze di nicchia Discovering PreSila, ora re-brandizzato 181discover.

La partecipazione all’operazione definita da 181travel rientra nel piano più ampio degli investitori di sostenere giovani imprenditori e imprese del Sud Italia, come, peraltro, la stessa startup sarda, una realtà che punta ad affermarsi nel settore dei servizi e delle esperienze turistiche valorizzando territori e talenti.

Il piano investimenti della società destina le risorse ad attività strategiche quali lo sviluppo del business, la formazione, la ricerca e l’acquisizione di nuovi talenti e R&S con l’obiettivo di dare una spinta propulsiva al comparto, produrre una nuova visione del settore turistico e tornare ad appassionare nuovamente i giovani talenti che, a seguito della pandemia, si sono allontanati dal settore turismo e tempo libero.

La positiva conclusione del round di raccolta ha coinciso inoltre con la nomina di un nuovo Consiglio di Amministrazione oggi composto da figure professionali di primaria importanza e contraddistinte da una pluriennale esperienza nel settore turistico.

Ad affiancare il fondatore e Ceo Marco Deiosso, il Presidente Gian Luca Puggioni e il consigliere Antonio Concolino di Primo Ventures SGR, sono infatti entrati a far parte del Cda Gaetano Casertano, e Marco Fuccello. E’ stato poi confermato CEO di 181discover Antonio Bianco, ex head hunter e giovane imprenditore calabrese, mentre nuovo CTO del gruppo è stato nominato Nicola Usala, in precedenza CEO di Babaiola.

Nei prossimi 5 anni consolideremo il nostro modello, diventando il primo operatore del turismo esperienziale su scala nazionale, rafforzando in particolare la nostra presenza nel sud Italia e creando nuovi metodi virtuosi e sostenibili di offerta esperienziale che mettano al centro le persone e i territori” ha dichiarato il fondatore e Ceo di 181travel Marco Deiosso.

Le strategie di intervento a supporto del settore turistico devono essere volte alla promozione di una nuova cultura del turismo, consapevole delle sfide ambientali e sociali dei territori e in grado di proporre soluzioni nel rispetto e tutela dell’ambiente naturale e a supporto delle comunità locali. Il progetto 181travel rappresenta per noi questo modello di turismo che, attraverso la realizzazione di esperienze turistiche che connettono i turisti con territori e comunità, contribuisce a elaborare e attuare azioni volte a promuovere il turismo sostenibile, che crea posti di lavoro e promuove la cultura e i prodotti locali” dichiara Massimo Giusti, Presidente e CEO di Sefea Impact SGR.

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Nasce GroGrapes, progetto italiano che unisce blockchain e NFT per rilanciare il settore vitivinicolo

GroGrapes, progetto nato nel Monferrato Astigiano per favorire il settore vitivinicolo, unisce le nuove tecnologie digitali alle vigne e alla produzione di vino “reali”

 

 

GroGrapes nasce nel Monferrato Astigiano da un’idea di due amici, Carlo Farotto e Stefano Francia, che, nel 2020, durante la pandemia, hanno deciso di unire le loro forze per rilanciare il settore vitivinicolo in crisi, concretizzando il progetto nel 2022 con l’utilizzo di blockchain e NFT.

L’iniziativa offre la possibilità di investire in un vigneto, acquistando barbatelle di piante di vite. Ad ogni barbatella è associato un NFT che, oltre a conferire i diritti digitali di proprietà vitivinicola, darà anche la possibilità di acquistare a prezzo agevolato il vino prodotto da quel vigneto o di lasciarlo in deposito per venderlo.

L’azienda che gestirà il vigneto si occuperà di tutto, ma chi vuole potrà diventare protagonista in prima persona partecipando ai lavori in vigna e in cantina.

L’obiettivo ultimo del progetto è quello di raccogliere risorse finanziarie da utilizzare per sostenere le aziende vitivinicole in modo da permettere loro di non dipendere più unicamente da finanziamenti pubblici di sostegno all’agricoltura.

Un NFT che unisce il digitale ad esperienza reali

GroGrapes, inoltre, introduce per ogni asset (la singola pianta di vite), appartenente alle aziende vitivinicole partner del progetto, un gemello digitale nel metaverso il cui prezzo di acquisto equivale alla cifra necessaria al possesso e al mantenimento dell’asset nel mondo reale per un periodo perpetuo.

Così, a chi partecipa all’iniziativa, GroGrapes garantisce il mantenimento in perpetuo dell’asset reale e ulteriori benefici come una ricompensa annuale, un voucher di sconto per l’acquisto dei vini prodotti, pacchetti enoturistici ed esperienze di degustazione on-line con i migliori esperti internazionali.

Una parte del ricavato delle attività di GroGrapes sarà devoluta in beneficenza.

Diventare vignaioli digitali

GroGrapes creerà dapprima una collezione di 333 NFT raffiguranti l’avatar di un @DigitalViticulturist™ e ogni avatar costerà 0.75 ETH. Al possessore di ogni NFT di Vignaiolo Digitale verrà regalato un ulteriore NFT corrispondente a una barbatella di Grignolino.

Successivamente, la società metterà in vendita una collezione di 6666 NFT di piante di vite di diverse varietà: Grignolino, Barbera, Sirah, Nebbiolo, Zibibbo, Cortese e Chardonnay: 0.15 ETH per il Grignolino; 0.30 ETH per Barbera, Sirah, Zibibbo, Cortese e Chardonnay;  0.45 ETH per il Nebbiolo

La “tokenomics”

$CHEERS è un token che si genera possedendo gli NFT @DigitalViticulturist™. Al termine di ogni anno di possesso, chi non li venderà riceverà, per ciascun NFT posseduto, 2500 $CHEERS.

In particolare, i possessori di NFT riceveranno 1 $CHEERS al giorno per l’NFT di Grignolino, 2 $CHEERS per l’NFT di Barbera, Sirah, Zibibbo, Cortese e Chardonnay e 3 $CHEERS per l’NFT di Nebbiolo.

I $CHEERS potranno essere spesi sull’eCommerce di GroGrapes per acquistare bottiglie di vino o altri prodotti agricoli, oppure essere convertiti in una donazione all’ “Operazione MatoGrosso”, oppure, infine, essere venduti all’asta al migliore offerente.

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Al via il round di crowdfunding dell’incubatore Bio4Dreams su Crowdfundme per sbarcare in borsa

L’incubatore Bio4Dreams, specializzato in Life Science e con sede al MIND (Milano Innovation District), lancia una campagna con obiettivo massimo di 3 milioni

 

 

Bio4Dreams, incubatore certificato di startup innovative in fase early stage operanti nel settore Life Sciences, in particolare farmaceutica, biotech, medical device e innovazioni digitali per la salute, ha lanciato una raccolta di capitali sulla piattaforma di equity crowdfunding Crowdfundme.

La campagna di Equity Crowdfunding

L’incubatore, punta a raccogliere almeno 700 mila euro e fino a un massimo di 3 milioni per crescere e quotarsi in Borsa nel giro di 3 anni.

Inoltre, al termine della raccolta, CrowdFundMe collaborerà con l’incubatore al fine di individuare e finanziare le migliori startup biotech Made in Italy.

I fondi raccolti su CrowdFundMe serviranno per accelerare l’espansione di Bio4Dreams all’interno di un percorso che prevede la quotazione in Borsa nel corso del 2025. La società ha già raccolto il supporto e l’interesse di partner industriali e soci finanziari per tale operazione.

Nel dettaglio, una parte dei capitali raccolti verrà utilizzata per investire in ulteriori 12 startup e in startup/PMI già partecipate.

Inoltre, verranno ampliati gli investimenti in hub di innovazione (quali il MIND – Milano Innovation District) con nuovi spazi e i laboratori di ricerca. Infine, le risorse serviranno per sostenere l’attività di internazionalizzazione, focalizzata principalmente sugli Stati Uniti e sull’Est Europa.

Chi è Bio4Dreams

Bio4Dreams possiede un portafoglio diversificato di 12 aziende partecipate che registra un moltiplicatore del 6x tra 2018 e 2022, il cui valore attuale complessivo è stimato in € 57.560.000 con un valore stimato delle quote di Bio4Dreams pari a € 8.000.000.

L’obiettivo di Bio4Dreams è industrializzare il processo di innovazione, creando un ecosistema capace di ottimizzare il percorso di sviluppo di una nuova impresa, dall’idea al mercato. Questo approccio permette di seguire attivamente i progetti fin dalle loro prime fasi di sviluppo e farli crescere in un contesto internazionale.

In meno di 5 anni di attività, Bio4Dreams ha creato un network che si sviluppa in 11 sedi sul territorio nazionale e in 6 aree internazionali. La società, inoltre, è tra le protagoniste del progetto MIND – Milano Innovation District (ex Area Expo), la nuova cittadella internazionale dell’innovazione, nella quale da novembre 2022 si è insediata con il suo nuovo Headquarter.

Nel team dell’incubatore – che vanta partner del calibro di Janssen Cilag S.p.A. – Gruppo Johnson & Johnson, Dompé Farmaceutici e MSD nel contesto del progetto strategico Innovation Circle – c’è Laura Iris Ferro (co-founder), tra le 50 Most Powerful Women di Fortune Italia e fondatrice di numerose biotech (tra cui Gentium, quotata al Nasdaq).

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A che punto sono le autorizzazioni per le piattaforme di crowdfunding in Europa?

Sono già 18 le piattaforme autorizzate in base al nuovo regolamento UE. Alcuni Paesi come Paesi Bassi, Francia e Spagna sono già avanti. Indietro Italia e Germania

 

 

Da novembre 2021, le regole paneuropee sul crowdfunding sono diventate attuabili dopo l’approvazione da parte dell’Unione Europea nel 2020. In base alle nuove regole, o regolamento europeo sui fornitori di servizi di crowdfunding (ECSPR), una piattaforma può raccogliere fino a 5 milioni di euro da investitori in tutti gli stati membri, aprendo così la raccolta agli investimenti a oltre 300 milioni di cittadini dell’UE.

Secondo le nuove regole, un fornitore di crowdfunding di titoli deve essere approvato dall’autorità competente nel paese in cui ha sede. Alcuni paesi si sono mossi più rapidamente per elaborare il processo di autorizzazione ECSPR mentre altri si sono mossi più lentamente, portando così ad alcune discrepanze tra i regolatori. Una disparità tra paesi che ha portato l’UE a ritardare la piena conformità fino a novembre 2023 (originariamente prevista per lo scorso novembre).

Le autorizzazioni in Europa allo stato attuale

Crowdcube, piattaforma britannica leader di equity crowdfunding, anni fa aveva stabilito una sede in Spagna, ed è stato il primo emittente ad essere autorizzato e a raccogliere capitali secondo le regole nuove regole europee. Nei mesi successivi, tuttavia, altre piattaforme hanno ricevuto l’approvazione dai regolatori dei rispettivi stati.

Nelle intenzioni di ESMA, l’armonizzazione dovrebbe generare più concorrenza e più consolidamento nel settore. In questo senso, Invesdor, piattaforma finlandese, si è mossa rapidamente per fondersi con altre piattaforme.

ECSPR incoraggerà anche le piattaforme internazionali (o non europee) ad entrare nell’UE. Wefunder, uno dei più grandi portali di finanziamento Reg CF negli Stati Uniti, ha scelto i Paesi Bassi per ottenere di recente l’autorizzazione a fornire servizi di crowdfunding di titoli nell’UE. Mentre Seedrs, una delle principali piattaforme del Regno Unito attiva in Europa, è stata acquistata da Republic nel 2021.

In Italia, il processo autorizzativo non è ancora iniziato in quanto manca ancora la nomina formale di Consob e Banca d’Italia come autorità competente per l’Italia. Pare però assoadto che la situazione si sbloccherà nella seconda metà di Febbraio.

Di seguito è riportato l’elenco delle attuali piattaforme approvate ad oggi secondo il regolamento UE. Alcune di esse sono focalizzate sul debito, mentre altre sono verticali e orientate al settore immobiliare o all’energia rinnovabile. Alcune di loro prevedono di offrire transazioni secondarie tramite un servizio di tipo bacheca, l’unica modalità di mercato secondario concessa dal regolamento.

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Sefea Impact SGR entra nella startup Benefit Homes4All e sottoscrive un SFP da 800k

La SGR ha sottoscritto uno strumento finanziario partecipativo di 800k della startup di social housing Homes4All che ha in corso anche un round di equity crowdfunding

 

 

Sefea Impact SGR S.p.A., società focalizzata sulla diffusione dei valori dell’impact investing, ha sottoscritto e versato una quota di capitale di Homes4All S.r.l. Benefit Company B Corp, startup che gestisce e progetta modelli innovativi di abitare come il social housing diffuso.

L’ingresso della SGR nella startup e l’emissione di un SFP

L’ingresso nel capitale, ha dato diritto alla SGR di sottoscrivere un Certificato Partecipativo (SFP) di € 800.000 e di nominare Mauro Zan quale Consigliere di Amministrazione.

Sefea Impact è una società di gestione del risparmio leader negli investimenti ad impatto sociale ed ambientale che ha visto in Homes4All l’occasione di generare cambiamenti positivi nelle condizioni di benessere delle comunità insieme ad un giusto ritorno economico, scegliendo di assumere il ruolo di importante investitore così in grado di monitorare e agevolare il raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Homes4All S.r.l. Benefit Company B Corp è una startup innovativa beneficiaria del Fondo per l’Innovazione Sociale istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il Presidente di Sefea Impact Sgr S.p.A. Massimo GIUSTI dichiara: “per Sefea Impact, l’investimento in Homes4All S.r.l rappresenta un passo in più verso la riduzione delle diseguaglianze sociali e soprattutto unazione concreta di lotta al disagio abitativo. Con la sua azione, Homes4All facilita la stabilità abitativa di persone e famiglie in difficoltà e le accompagna in un percorso di miglioramento del benessere e dell’empowerment personale e familiare”.

L’operazione finanziaria, per parte Sefea Impact Sgr S.p.A. ha avuto quali Advisor/Consulenti gli Avvocati Nicola CARÙ e Alessandro ANEDDA dello Studio RP Legal & Tax; per parte Homes4All S.r.l. Benefit Company B Corp ha avuto Brainscapital quale advisor finanziario e la Dottoressa Anna ARCOZZI MASINO di Commercialistiintorino STP per la parte contrattuale/legale.

Un traguardo importante – aggiunge Mario MONTALCINI, Amministratore Delegato della Società – per il lavoro fatto in questi primi tre anni di attività che ci hanno permesso di valorizzare patrimoni immobiliari dismessi e parallelamente di garantire una casa dignitosa a famiglie in difficoltà. Riteniamo assolutamente strategico valorizzare il circuito Casa – Lavoro – Sociale in un processo Win /Win”.

La campagna di equity crowdfunding

Homes4All ha appena lanciato una campagna di Equity Crowdfunding sulla piattaforma online WeAreStarting finalizzata a incrementare la sua rete di investitori privati sensibili alle logiche di rigenerazione urbana, sostenibilità e impatto sociale.

L’obiettivo è di raccogliere fino a 300.000 euro di capitale sociale, con un obiettivo minimo di 50 mila, a fronte di una valutazione pre-money di 4,5 milioni.

La startup aveva già concluso con successo due campagne di crowdfunding sulla piattaforma Lita, raccogliendo rispettivamente 387 mila euro da 79 investitori nel 2020, con valutazione pre-money di 2 milioni, e 300 mila euro nel 2021 da 33 investitori, con valutazione pre-money di 2,57 milioni.

Siamo lieti di aver dato avvio a questa campagna con un partener notevole come WeAreStarting – aggiunge il founder e AD Mario MONTALCINI. Ci auguriamo che anche questa campagna, dopo le altre due concluse con inaspettato successo, possa incontrare l’interesse di investitori che vogliano entrare a far parte di una rete attenta all’impatto sociale generabile tramite i propri investimenti”.

Chi è Homes4All

Homes4All srl benefit B Corp rimette in circolo l’ingente patrimonio immobiliare inutilizzato aiutando le famiglie in emergenza abitativa e generando valore per i proprietari.

In particolare, la società ricerca di immobili al momento svalutati e sfitti ma con forte potenziale di crescita che ristruttura creando alloggi accessibili e degni.

Gestisce poi gli immobili per i propri soci o per terzi e raccogli risorse da investitori privati, accompagnando gli inquilini in un percorso di reinserimento sociale.

Queste attività implementano un modello di social housing diffuso fortemente innovativo che genera impatti positivi sociali e ambientali.

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