Mese: Marzo 2023

Dealroom e RockawayX pubblicano il rapporto 2023 sullo stato degli investimenti europei in società cripto

Il rapporto di DealRoom RockwayX approfondisce le tendenze dei finanziamenti VC nel settore cripto in Europa

 

 

PARIGI–(BUSINESS WIRE)–RockawayX (società di venture capital a sostegno di importanti progetti Web3) e Dealroom hanno pubblicato il loro rapporto State of European Crypto Funding.

Ecco alcuni dei punti salienti del rapporto:

  • la creazione di aziende unicorno in tutte le aree geografiche ha raggiunto i valori massimi nel 2021.
  • Le startup di criptovalute europee hanno attratto finanziamenti record (5,7 miliardi di dollari) nel 2022, mentre i finanziamenti delle controparti statunitensi sono calate di anno in anno.
  • L’Europa ha il maggior numero di startup di criptovalute ma un numero inferiore di società in fase avanzata.
  • Le startup europee costituiscono una parte notevole dei finanziamenti iniziali nel settore delle criptovalute a livello globale. Le aziende europee hanno rappresentato il 20% del finanziamento globale totale delle start-up di criptovalute in fase iniziale. Mentre l’Europa mantiene questo peso nel finanziamento delle aziende nella fase iniziale, le società statunitensi hanno dominato i round di finanziamento di oltre $ 100 milioni.

Inoltre, più della metà dell’investimento totale nelle società crittografiche europee è andato a progetti che offrono prodotti e servizi finanziari, con Centralized Finance (CeFi) che ha attirato $ 1,7 miliardi e Decentralized Finance (DeFi) che rappresentano $ 1,2 miliardi.

Il secondo segmento più finanziato è stato l’infrastruttura blockchain a $ 1,8 miliardi, con Layer1s ($ 440 milioni) e strumenti per sviluppatori ($ 364 milioni) che hanno attirato ingenti somme di capitale.

RockawayX investe in startup cripto in fase early stage e in progetti token dal 2018. Con sede in Europa e investimenti a livello globale, RockawayX opera attraverso tre divisioni che lavorano insieme per far crescere l’ecosistema cripto e supporta le sue società in portafoglio per accelerarne la crescita.

Dealroom.co è il principale fornitore di dati su società nelle fasi di startup, early stage e growth in Europa e nel mondo. Fondata ad Amsterdam nel 2013, lavora con investitori, imprenditori e organizzazioni governative di tutto il mondo per fornire trasparenza, analisi e approfondimenti sulle attività di venture capital.

Post originale

Concrete Investing avvia una campagna di crowdfunding da 4,75 milioni per un progetto residenziale di Impresa Rusconi

La piattaforma di equity crowdfunding immobiliare Concrete Investing lancia una super campagna per Anfiteatro 7, un prestigioso progetto a Milano in zona Brera

 

 

Concrete Investing, ha annunciato il finanziamento di Anfiteatro 7, il nuovo sviluppo residenziale di Impresa Rusconi nell’omonima via del quartiere Brera a Milano, che porta la firma dello Studio ARCHIMI di Milano.

La raccolta prevista è di 4,75 milioni di euro, con un ROI atteso del 37,9% e un IRR atteso di 13,7%, a fronte di un holding period previsto di 32 mesi.

Si tratta della più ampia operazione gestita da Concrete Investing dalla nascita della società nel 2019, oltre ad essere la più grande raccolta di capitali con equity crowdfunding mai proposta a Milano.

Il progetto immobiliare

Anfiteatro 7 è un edificio residenziale nel cuore di Brera, a pochi passi da Corso Garibaldi e Parco Sempione, e nelle adiacenze di Porta Nuova. L’edificio sarà costituito da un primo corpo di fabbrica, arretrato rispetto a via Anfiteatro, e una seconda struttura più bassa, costruita in aderenza all’edificio di via Anfiteatro 9. Complessivamente sarà composto da 27 appartamenti, 14 box e cantine, un locale commerciale al piano terra e una piazza pubblica.

«Con questa operazione vogliamo confermare il trend di successo che Concrete Investing sta riscontrando tra gli investitori nel settore immobiliare, avviando una raccolta da primato sia per la nostra piattaforma, che per la realtà milanese stessa» ha dichiarato Lorenzo Pedotti, CEO di Concrete Investing. «In questi anni abbiamo validato la nostra capacità di proporre a risparmiatori privati e investitori sofisticati opportunità d’investimento di valore, in aree centrali e con progetti immobiliari di prestigio. La rinnovata collaborazione con una società di primario livello come Impresa Rusconi, anche alla luce del successo delle raccolte sui precedenti progetti, rafforza la nostra strategia di partnership con operatori dal track record solido e capaci di operare con competenza ed elevati standard qualitativi anche in fasi di mercato complesse».

Lo sviluppatore immobiliare

Impresa Rusconi è uno storico sviluppatore immobiliare fondato nel 1907 e che, in più di cento anni, ha realizzato progetti in tutta Italia e in Svizzera, ma soprattutto a Milano.

La collaborazione di Concrete Investing con Impresa Rusconi è ben consolidata. Oltre ad Anfiteatro 7, infatti, le due società hanno lavorato insieme con successo su due progetti milanesi firmati Beretta Associati:

  • Torre Milano, lo sviluppo residenziale di 80 metri d’altezza in Piazza Carbonari, recentemente consegnata agli acquirenti, per cui Concrete Investing ha raccolto 750.000 euro e su cui è stata raggiunta la exit con la liquidazione definitiva degli investitori (ROI definitivo 11,86%, Holding period definitivo 12 mesi, IRR definitivo 11,86%),
  • Talea, edificio residenziale nel quartiere Precotto in via di realizzazione, per cui la società ha raccolto 1,5 milioni di euro (ROI atteso 29,7%, Holding period atteso 30 mesi, IRR atteso 11%).

«Il progetto di Via Anfiteatro rappresenta un ulteriore importante tassello nella storia della nostra impresa, che da ormai 116 anni opera sul mercato di Milano, con impegno e trasparenza», ha dichiarato Carlo Rusconi, presidente di Impresa Rusconi. «Quattro anni fa abbiamo riposto la nostra fiducia in Concrete Investing e in uno strumento innovativo come l’equity crowdfunding nel quale crediamo fortemente. Oggi, infatti, alla vigilia della nostra terza raccolta per il progetto di Via Anfiteatro, rinnoviamo tale fiducia nel nostro partner con il quale condividiamo visioni strategiche e valori».

La piattaforma

Concrete Investing ha finanziato ad oggi 24 operazioni immobiliari in quattro anni di attività, con circa 46 milioni di euro raccolti, più di 3.000 investimenti transati e 6 exit portate a termine, per un ammontare totale rimborsato di 9 milioni di euro e rendimenti in linea con quanto previsto.

Tra gli elementi a vantaggio e tutela degli investitori, il modello operativo della piattaforma prevede, oltre a una valutazione terza e indipendente del Dipartimento Real Estate Centre (REC) del Politecnico di Milano.

Come riporta Bebeez.it, la piattaforma fa capo a Concrete srl, a sua volta controllata al  41,58% da Embed Capital srl, società di investimento indipendente focalizzata su startup e PMI innovative in fase seed, early-stage e growth, attraverso investimenti diretti in equity o finanziamenti convertibili, mentre Lorenzo Pedotti possiede il 32, 67% e il resto è distribuito tra azionisti privati

Post originale

Terzo round di equity crowdfunding per Seed Money, acceleratore e veicolo che investe nelle startup italiane

Seed Money ha lanciato il suo terzo round di equity crowdfunding su Crowdfundme, forte di una rivalutazione del portafoglio del 200% e di più di 500 soci

 

 

Seed Money, acceleratore italiano di startup e investitore, ha lanciato il suo terzo round di equity crowdfunding dopo averne completati uno nel 2018 con 184 mila euro raccolti e un secondo nel 2021 con 500 mila euro.

Oggi, conta 508 soci a bordo, dei quali 100 investitori seriali con all’attivo oltre 10 investimenti ciascuno. Il round ha raggiunto in tre giorni l’obiettivo minimo di 100mila euro.

Cosa fa Seed Money

Oltre ad essere un acceleratore Seed Money è anche un veicolo d’investimento con un proprio portafoglio di partecipazioni che al momento conta 26 startup fra la quali Content.com, Gasgas, Birrificio 620 Passi, Qodeup, Locare, DoctorApp.

Seed Money negli ultimi quattro anni ha visto crescere del 210% le performance del proprio portafoglio. Vale la pena ricordare che nel track record dei business angel di Seed Money ci sono casi di successo come Sailsquare oggi operatore leader delle vacanze in barca a vela o CleanBnB, diventata un’azienda affermata nel settore degli affitti brevi e quotata in Borsa.

L’idea di fondo di Seed Money è di costituire il partner ideale per investire su aziende early stage attentamente selezionate.

Marco Rizzelli, General Manager di Seed Money racconta: «Investire in startup non è una questione di fortuna. Un racconto romantico, ma poco realistico, narra di folgorazioni al primo pitch e di unicorni che trasformano in oro tutto quello che toccano. La realtà è un’altra cosa: studio del mercato, conoscenza del team, analisi del modello di business, valutazione delle opportunità e una fittissima rete di relazioni per individuare prima di altri i progetti migliori sui quali investire».

La campagna di equity crowdfunding

La nuova campagna di equity crowdfunding di Seed Money ha lo scopo di allargare ulteriormente la base sociale e ottenere nuovi fondi da reinvestire in startup. «Entrare in Seed Money vuol dire inserirsi in un club di business angel e accedere a un portafoglio diversificato ad alte performance e gestito da esperti con un track record solido e riconosciuto. A mio avviso, il sistema migliore per poter investire in startup mitigando i rischi che sono notoriamente legati a operazioni di questo tipo». Commenta Francesco Zorgno, Presidente e Co-Founder di Seed Money.

Il versamento minimo per aderire alla campagna è sicuramente accessibile: 250 euro. Questo, proprio per dare a tutti la possibilità di partecipare. «La fiducia e la credibilità che ci siamo conquistati in questi anni ci permettono di essere ormai considerati un player essenziale del settore. Ora quello che vogliamo fare è lavorare per rendere liquide le quote dei nostri soci favorendo un processo di aggregazione con realtà simili che possa permettere il raggiungimento di dimensioni tali da valutare una quotazione in borsa o la cessione del portafoglio a un soggetto terzo che voglia entrare in questo settore», conclude Rizzelli.

Post originale

Produzioni dal Basso lancia Virtual Manager per gestire le campagne di crowdfunding con l’intelligenza artificiale

Produzioni dal Basso mette a disposizione, di chi aspira a raccogliere fondi con il crowdfunding, un sistema basato su AI per impostare la campagna

 

 

La piattaforma italiana di donation e reward crowdfunding Produzioni dal Basso ha lanciato Virtual Manager, un processo disponibile online che utilizza l’intelligenza artificiale per supportare chi vuole lanciare una campagna di raccolta fondi.

Il servizio è gratuito e aperto a tutti, basta rispondere a 6 semplici domande per ricevere un report completo che include idee per il titolo della campagna, suggerimenti utili su comunicazione target e addirittura un piano editoriale completo.

Grazie a uno speciale algoritmo combinato con l’uso dei dati e statistiche, la piattaforma è in grado di utilizzare le informazioni del progetto inserite dall’utente per elaborare un setup personalizzato e completo della campagna.

“Non è una chat” dichiara Angelo Rindone, fondatore di Produzioni dal Basso e AD di FolkFunding srl Benefit “ma un sistema che parte da informazioni inserite dai progettisti per elaborare un output personalizzato e professionale. La chat sarebbe dispersiva e non potrebbe contenere tutte le informazioni corrette. Strumenti di intelligenza artificiale come ChatGPT sono strumenti potenti e interessanti, ma non sanno tutto e, se usati male, possono anche essere pericolosi. La nostra esperienza, unita a dati e statistiche del mercato, è invece un modo per avere informazioni utili e puntuali.”

Il test di Crowdfunding Buzz

La Redazione di Crowdfunding Buzz l’ha provato e il risultato è veramente sorprendente.

Abbiamo semplicemente inserito un indirizzo email, selezionato una categoria per il progetto, indicato il target di raccolta e il nome di chi raccoglie. Poi, in meno di 250 caratteri abbiamo fornito una breve descrizione di un progetto virtuale.

In meno di un minuto abbiamo ricevuto via email un report in pdf che riporta tre suggerimenti alternativi per il titolo della campagna e un abstract sostanzioso che descrive il progetto. Tutti perfettamente plausibili e attinenti alla nostra mini descrizione.

Ma non solo. Il report fornisce alcuni suggerimenti per la realizzazione di un video e una scala di “reward” tutti estremamente compatibili con il soggetto del nostro progetto, quindi assolutamente non standard.

Infine, il report fornisce anche una proposta, piuttosto dettagliata, di come comunicare la campagna, inclusa l’indicazione del principale target di riferimento.

La presentazione ufficiale

Il Virtual Manager di Produzioni dal Basso verrà presentato mercoledì 29 alle ore 11, durante un corso gratuito di Attiviamo Energie Positive.

L’incontro dal titolo “Intelligenza Artificiale per la progettazione e il fundraising” vedrà la presenza di esperti e sarà un momento di formazione dedicato al terzo settore per raccontare come potrebbero funzionare gli strumenti di AI generativa a supporto della progettazione culturale e sociale.

“E’ solo una prima versione BETA, a cui seguiranno versioni più complete e raffinate” – continua Rindone – “Stiamo già pensando a diversi modi per sfruttare questa tecnologia. Vogliamo offrire strumenti completi che vanno dalla progettazione, alla fase di fundraising con la lettura in tempo reale dell’andamento della campagna di raccolta fondi, fino alla generazione di un report di impatto dell’iniziativa proposta.”

La sfida dell’innovazione di Produzioni dal Basso è cominciata nel 2005 quando si è proposta, prima in Europa, come piattaforma di raccolta fondi per il mondo dell’autoproduzione. In seguito, Produzioni dal Basso ha sempre proposto soluzioni nuove che hanno cambiato il mercato del crowdfunding italiano, come l’introduzione di uno strumento per l’analisi dei dati della campagna (DataCrowd) e, nel 2019,  l’inserimento in piattaforma degli obiettivi di sostenibilità SDGs.

Post originale

Forno Brisa chiude il secondo round di equity crowdfunding con più di 4 milioni di raccolta

Breaders, società bolognese che ha lanciato il marchio Forno Brisa, ha chiuso la sua seconda campagna di equity crowdfunding con oltre 4 milioni e 650 investitori

 

 

Breaders è una PMI innovativa fondata a Bologna nel 2016 che combina il business model dei tradizionali panifici con quello delle caffetterie, evolvendo verso un modello a filiera integrata. La società ha sviluppato il brand Forno Brisa che è diventato punto di riferimento delle “bakery café” italiane.

La società ha appena chiuso il suo secondo round di equity crowdfunding su Mamacrowd in cui ha raccolto 4,1 milioni a fronte di un obiettivo iniziale di 1,2, grazie al contributo di oltre 650 investitori, tra i quali spicca il milione di euro conferito da Azimut.

Forno Brisa aveva lanciato la sua prima campagna a fine 2019 chiudendola all’inizio del 2020, con una raccolta di 1,2 milioni da circa 380 investitori e una valutazione pre-money di 3,2 milioni (quindi post-money di 4,4 milioni).

Per il secondo round appena concluso, la valutazione pre-money era di 14 milioni, con una rivalutazione delle quote, dunque, per gli investitori del primo round, di 3,5 volte.

Il modello di business attuale di Forno Brisa passa dalla vendita diretta tramite i propri punti vendita al B2B con clienti Horeca e marketplace come Cortilia e intende realizzare un ecosistema di imprese sviluppando una piattaforma digitale a loro sostegno.

Tra il 2020 e il 2022 il fatturato è cresciuto ad un CAGR del 37%, ben superiore al CAGR di mercato che ha un valore di 4,6% (2020/2026).

La società ha sviluppato un solido piano per espandere ulteriormente la presenza degli store a marchio Forno Brisa, costruire un mulino per integrare la filiera produttiva, scambiare partecipazioni con altre bakery per favorire il loro sviluppo locale. Intende creare sinergie con le imprese partecipate, favorendo specializzazione di prodotto, sviluppando una piattaforma digitale a sostegno del modello artigiano, creando economie di scala attraverso la centralizzazione dei servizi di formazione manageriale, supply chain, HR, AFC, e controllo qualità.

Adesso Breaders punta ad una crescita rapida e sana attraverso l’apertura di ulteriori punti vendita Brisa, la realizzazione del Mulino, la partecipazione in altre Bakery per la loro crescita e lo sviluppo della piattaforma digitale, rendendo competitivo il proprio Business Model, diversificato e maggiormente improntato alla tecnologia e all’innovazione, sia di processo che di prodotto.

Post originale

La biotech Prometheus supera in 24h l’obiettivo minimo di 1,6m del suo 2° round di equity crowdfunding

La PMI biotech supera in meno di 24h l’obiettivo minimo di 1,6 milioni e punta a 3 milioni, per finanziare il trial clinico sull’uomo del suo cerotto per le ferite croniche

 

 

Prometheus ha superato il primo ambizioso obiettivo del suo secondo round di equity crowdfunding su Mamacrowd.

La biotech, PMI innovativa italiana attiva nel campo della medicina rigenerativa, fondata nel 2017 dai biotecnologi Riccardo Della Ragione, Alice Michelangeli e Valentina Menozzi, con l’idea di coniugare la biologia e la stampa 3D, ha infatti superato 1,6 milioni di raccolta nel suo primo giorno di campagna, grazie a 134 investitori.

Per Prometheus si tratta del secondo round di equity crowdfunding. Infatti, a Marzo 2021, la società aveva chiuso con successo la sua prima campagna raccogliendo 1,33 milioni da ben 372 investitori, con una valutazione pre-money di 7,2 milioni.

Tra gli obiettivi principali dell’operazione, che ora punta a raggiungere i 3 mln di euro, l’avvio dello studio degli effetti del cerotto Ematik sull’uomo e il conseguente ottenimento del marchio CE, il lancio di nuovi prodotti nel settore ospedaliero per la medicina estetica, l’ortopedia e l’odontoiatria entro l’inizio del 2024 e l’accelerazione dell’accesso ai mercati esteri per i prodotti già in commercio nel settore veterinario.

La ricerca, finora, ha infatti permesso di sviluppare una tecnologia proprietaria al servizio della medicina rigenerativa, attualmente applicata in ambito veterinario e presto disponibile anche per l’uomo.

Ematik Patch: cos’è e come funziona

Prodotto di punta dell’azienda, Ematik Patch è un cerotto riassorbibile e personalizzato per le lesioni gravi, come piaghe, ustioni ed ulcere, che combina il sangue del paziente a biopolimeri stampati 3D, in grado di dimezzare i tempi di guarigione, senza lasciare cicatrici.

L’elevata efficacia nel settore veterinario, nel quale la linea Ematik è già presente, grazie alla collaborazione con la multinazionale B. Braun, supporta la decisione di voler entrare nel mercato ospedaliero, dove ogni anno sono 20 Mln le persone che soffrono di ferite croniche, che necessitano di più di 3 mesi per la guarigione completa.

“Per produrre Ematik abbiamo ideato un sistema completamente automatizzato: una macchina che estrae le molecole attive dal sangue del paziente e le unisce ai biopolimeri forniti al medico in un kit monouso, restituendo in pochi minuti il cerotto pronto all’uso” – spiega Alice Michelangeli CSO di Prometheus.

Per poter avviare la commercializzazione del Patch anche nel settore ospedaliero e l’ottenimento del marchio CE, la normativa richiede il trial clinico sull’uomo, motivo centrale della campagna di crowdfunding per l’aumento di capitale. “Ematik trova applicazione in ospedali e cliniche, pubbliche e private. In Europa le strutture sanitarie sono 22.000 e l’affluenza giornaliera nei centri che hanno all’interno il reparto di vulnologia, è di circa 60 pazienti al giorno, più di 10.000 all’anno – afferma Valentina Menozzi CTO di Prometheus.

La crescita di Prometheus

A seguito del precedente round, Prometheus ha industrializzato la macchina Ematik Lab, e sviluppato e già testato 4 nuovi prodotti per la linea veterinaria sempre associati ai derivati del sangue, la cui commercializzazione è iniziata con B. Braun.

Inoltre, ha predisposto la strategia per la commercializzazione di nuovi kit per 3 differenti mercati: ortopedia, medicina estetica ed odontoiatria. Tutti i test richiesti dalla normativa sono stati effettuati, superati con laboratori accreditati, al fine di facilitare il rilascio del marchio CE.

Infine, ha richiesto l’estensione dei brevetti per Europa, USA, Israele, Cina, Giappone, Australia e Canada e avviato la certificazione dei dispositivi Ematik ad uso umano, completando la fase preclinica con successo.

“Con questa nuova campagna di equity crowdfunding vogliamo accelerare l’accesso sui mercati esteri e completare gli studi clinici sull’uomo di Ematik Patch. Per questi motivi siamo alla ricerca di investitori, insieme ai quali prendere parte al cambiamento e porre le basi per la medicina del futuro!” – conclude Riccardo Della Ragione CEO di Prometheus.

Post originale

Uscita una nuova guida per chi vuole lanciare campagne di crowdfunding scritta da operatori del settore

“Equity crowdfunding: la strategia perfetta” è la nuova guida all’equity crowdfunding curata da Salvatore Viola di Dynamo Lab con il contributo di molti operatori del settore

 

 

Dallo scorso 8 Marzo è disponibile in libreria e online “Equity crowdfunding: la strategia perfetta”, una guida completa e professionale scritta a più mani dalle voci più autorevoli del settore e curata da Salvatore Viola, Founder & Business Development Manager dell’agenzia di comunicazione Dynamo Lab.

Il libro riunisce nella stessa pubblicazione non solo founder e Ceo delle principali piattaforme di equity crowdfunding ma anche avvocati, notai, business angel, advisor ed esperti di marketing, persone che tutti i giorni lavorano fianco a fianco con PMI e startup in raccolta.

«Intanto voglio ringraziare pubblicamente Marco Rizzelli di Seed Money – spiega Salvatore Violache ha creduto nel progetto e mi ha presentato a Franco Angeli Editore il quale ha poi deciso di inserire il libro nella collana “Franco Angeli Management, le conoscenze per innovare. Ognuno dei 13 co-autori è stato coinvolto per scrivere di alcuni aspetti specifici dell’equity crowdfunding, secondo le proprie competenze ed esperienze. Quando ho iniziato a lavorare sulla guida, che inizialmente avevo pensato di scrivere da solo, mi sono accorto che nonostante io e il team di Dynamo avessimo seguito oltre 50 campagne, una sola persona non è sufficiente per parlare compiutamente di equity crowdfunding.

Una guida diversa

Come founder di Startup-News.it e co-founder di Dynamo-lab.com, Salvatore Viola  parla quotidianamente con startupper, business angel, advisor, Ceo dei portali di crowdfunding, commercialisti, notai, avvocati…. Il primo passo per realizzare questa guida a più voci è stato quello di selezionare i professionisti più adatti e intervistarli in modo informale, così da inquadrare ciascun tema in modo specifico e concordare i singoli argomenti da trattare.

Il libro è pensato per essere chiaro e di facile lettura nonostante l’elevato grado di approfondimento, perché vuole essere una guida per tutti, sia chi è alle prime armi sia chi di business e crowdfunding se ne intende già.

Perché c’è bisogno di formazione

Lavorando fianco a fianco degli startupper, Salvatore Viola si è reso conto che fare formazione ed educare nel settore dell’equity crowdfunding è oggi fondamentale. Molti founder non sanno che questo strumento esiste e che potrebbe consentire loro di concretizzare effettivamente un progetto di business. Tanti imprenditori ne hanno sentito parlare però non hanno idea di cosa serva davvero per avviare una campagna di equity crowdfunding. Ma le necessità di formazione vanno oltre.

«Due sono state le molle che mi hanno spinto a creare questo libro dedicato al mondo dell’equity crowdfundingcontinua Viola –. Ho notato infatti che esistono due problemi strutturali nel settore. Da una parte la presenza sul mercato di tanti professionisti seri e preparati che però non hanno sempre la possibilità di coordinarsi e lavorare insieme. Operando su binari separati, spesso non riescono ad essere efficaci fino in fondo”.

Inoltre, prima di raccogliere ci sono da preparare tutta una serie di asset, che richiedono mesi di lavoro. L’equity crowdfunding è un’opportunità che va spesa quando i tempi sono maturi. Maturi dal punto di vista del progetto di business ma anche della brand awareness, ad esempio. E infatti non va dimenticato che ogni campagna di equity crowdfunding è prima di tutto una campagna di comunicazione.

L’esperienza fa la differenza

Solo chi sa come ci si sente quando si fa una raccolta e quali sono le difficoltà e gli ostacoli da affrontare sa anche come risolvere i piccoli o grandi problemi ai quali (inevitabilmente) si va incontro.

Tante volte ci sono problemi legati all’atto costitutivo, che bisogna rifare prima della campagna, e chi meglio del notaio Lorenzo Colizzi poteva illustrare come si risolve un problema di questo tipo?

Altre volte invece le difficoltà riguardano i patti parasociali, come spiega nel dettaglio l’Avvocato Cristina Crupi.

E servono tanti asset di comunicazione pronti da usare perché altrimenti la campagna non si chiude, come racconta Laura Loprieno.

Per non parlare di temi spinosi come la valuation premoney affrontati da Giacomo Goria dottore commercialista espertissimo in materia, da Marco Rizzelli General Manager di Seed Money e mentore per tante startup e da Francesco Zorgno, investitore seriale ed eccellente imprenditore.

Infine, perché una campagna funzioni bisogna poi tenere sempre a mente il punto di vista dell’investitore come racconta Giancarlo Vergine di Over Ventures.

I professionisti coinvolti

Al libro hanno contribuito 13 autori:

  • Lorenzo Colizzi, notaio
  • Cristina Crupi, avvocato
  • Giacomo Goria, dottore commercialista
  • Francesco Zorgno, investitore e founder seriale
  • Marco Rizzelli, mentore e advisor in diverse campagne di successo
  • Giancarlo Vergine, esperto di fundraising
  • Laura Loprieno, brand strategist e imprenditrice esperta di comunicazione
  • Salvatore Viola, founder di Startup-News.it e co-founder di Dynamo-lab.com

E, inoltre, ci sono le voci di alcuni dei portali di equity crowdfunding più autorevoli:

  • Carlo Allevi di WeAreStarting
  • Giovanpaolo Arioldi di Opstart
  • Tommaso Baldissera Pacchetti di CrowdFundMe
  • Dario Giudici di Mamacrowd
  • Edoardo Reggiani di BackToWork

Post originale

Criptovalute e sicurezza informatica le “nuove frontiere” della finanza digitale secondo ESMA

In un convegno organizzato da Consob, la presidente dell’ESMA e gli altri ospiti hanno sottolineato il ruolo dei nuovi regolamenti europei MICA e DORA

La nuova regolamentazione europea sulle criptovalute, il regolamento Mica, “sarà una importante pietra miliare” per contrastare i rischi che comporta questo tipo di strumento della finanza digitale. Ne è convinta Verena Ross, numero uno dell’Esma, l’autorità europea dei mercati mobiliari, durante il convegno “The New Frontiers of Digital Finance” organizzato da Consob, che si è tenuto a Roma venerdì 10 Marzo.

La presidente dell’Esma ricorda il crollo della criptovaluta FTX, a novembre, che ha messo in evidenza i rischi significativi per gli investitori al dettaglio.

L’Esma, ricorda, da tempo ha messo in guardia pubblicamente su questi rischi: “le criptovalute spesso non sono supportate da alcun valore tangibile e il loro prezzo è altamente volatile. La maggior parte opera al di fuori dell’ambito di applicazione della regolamentazione della Ue, lasciando i consumatori senza possibilità di ricorso se le cose vanno male“.

Il Regolamento sulle Criptovalute

Il regolamento Mica (Markets in Crypto-Assets) è stato messo a punto “prima che la natura e l’ampiezza dei problemi della criptovaluta FTX fossero noti” ammette Ross ma in ogni caso il regolamento sarà utile.

I fornitori di criptovalute per la prima volta dovranno essere autorizzati dalle banche centrali nazionali europee e saranno vigilati dalle stesse.

Mica, inoltre, dà all’Esma nuovi poteri di intervento, simili a quelli che avemmo nel 2018 con la Mifir (regolamento sui mercati degli strumenti finanziari).

Il regolamento sulla resilienza informatica

Ma durante il convegno si è parlato anche del “DORA” – Digital Operational Resilience Act – il Regolamento sulla Resilienza informatica, approvato e in vigore, applicabile a grandi società ed istituzioni finanziarie da inizio 2025 e poi gradualmente a tutti.

Il regolamento crea un sistema di responsabilità delle società e dei loro esponenti per incidenti informatici ed impone una struttura di controllo e resilienza dei sistemi IT.

Alessandro Lerro, Presidente del Comitato Scientifico di Assofintech, presente al convegno, ha riferito a Crowdfunding Buzz: “già dalle prime battute di John Berrigan della Commissione Europea e della presidente dell’ESMA Vereba Ross emerge chiaramente che l’open finance sta cambiando per sempre la user experience nel mondo finanziario. La missione delle  istituzioni e delle autorità di settore consiste principalmente nel garantire la protezione dei consumatori nel nuovo contesto che si sta realizzando. Mica e Dora sono le basi per affrontare le nuove frontiere della digital finance”.

Post originale

I casi di successo confermano che i benefici dell’equity crowdfunding per gli investitori si manifestano nel lungo termine

Le maggiori rivalutazioni delle società finanziate su Crowdfundme si sono manifestate dopo 6-7 anni dalle rispettive campagne di equity crowdfunding

 

 

Il portale di crowdinvesting CrowdFundMe ha condiviso i dati di alcune delle società finanziate sulla piattaforma dopo 6-7 anni dal proprio round di equity crowdfunding.

La finalità è dimostrare che gli investimenti alternativi in capitale di rischio sono, nella maggioranza dei casi investimenti a lungo termine, e chi sa attendere il timing giusto può beneficiare di importanti rendimenti.

My Cooking Box rappresenta un caso concreto di successo: la società, che commercializza scatole con tutti gli ingredienti per preparare le ricette italiane, ha registrato una rivalutazione pari a x19 rispetto al post-money del 2016, arrivando all’attuale valore di € 18.907.705.

Un discorso analogo si può fare per Winelivery, che è passata dall’essere una piccola startup al divenire leader nella consegna a domicilio di bevande, il cui valore è aumentato fino a € 24.473.147, segnando un moltiplicatore pari a x18 sul valore post-money della campagna di crowdfunding del 2017.

Di seguito i risultati sul lungo termine delle imprese selezionate da CrowdFundMe:

Tabella rivalutazioni società finanziate su Crowdfundme

L’Equity Crowdfunding, sempre sul lungo termine, può portare a importanti Exit, che possono avvenire secondo diverse modalità. Per esempio attraverso la quotazione in Borsa:

  • CleanBnB, azienda specializzata negli affiti brevi: le quote degli investitori sono cresciute con un moltiplicatore pari a 18 (IPO 2019 rispetto al 2016)
  • CrowdFundMe: le quote degli investitori sono cresciute con un moltiplicatore pari a 6(IPO 2019 rispetto al 2017)
  • Glass to Power, il pannello fotovoltaico trasparente: le quote degli investitori sono cresciute con un moltiplicatore pari a 68(IPO 2022 rispetto al 2017)

Inoltre, la selezione di società divulgata da Crowdfundme, presenta anche Exit tramite acquisizione:

  • Bloovery: la piattaforma digitale per la vendita di fiori e piante è stata acquisita da Colvin, gruppo focalizzato sulle tecnologie per l’industria della floricoltura, con una rivalutazione delle quote dei soci pari a x1.17 rispetto al 2017
  • Talkway (Alea): come spiegato dal Corriere della Sera, nel 2021 Leonardo “ha firmato un accordo per l’acquisizione del 70% del capitale di Alea, società specializzata in software di comunicazione mission and business critical, con opzione per una successiva acquisizione del 30% di capitale residuo”. Le quote degli investitori sono così aumentate con un moltiplicatore pari a x1.50 rispetto al 2017

Post originale

Azimut ha lanciato la raccolta di ALIcrowd III in collaborazione con Mamacrowd

Il nuovo comparto del fondo Eltif di Azimut, ALIcorwd III, dedicato a startup e PMI innovative, è in fase di raccolta in collaborazione con Mamacrowd. Ad ora sottoscritti 22 milioni

 

 

Alicrowd III, nuovo comparto dell’AZ Eltif gestito da Azimut Investments, ha avviato la raccolta in collaborazione con la piattaforma di equity crowdfunding Mamacrowd.

Il fondo, che ha già raggiunto ordini per 22,9 milioni di euro su un target massimo di raccolta di 40 milioni, consente anche agli investitori retail di accedere a startup e PMI innovative ad alto potenziale di crescita ed è infatti sottoscrivibile con un minimo di 10 mila euro.

L’obiettivo è di investire in progetti ad elevata potenzialità anche attraverso campagne di equity crowdfunding, unendo i vantaggi di un prodotto gestito e diversificato, tipici di un fondo, con quelli di validazione di mercato, propri di una campagna di questo genere.

I primi due comparti, ALIcrowd e ALIcrowd II contano un portafoglio di più di 45 partecipate tra startup e PMI innovative in fase seed e pre-series A, in un numero rilevante di settori, dal proptech all’insuretech, dal fintech al settore della mobility.

Il primo, Alicrowd, è stato lanciato nel marzo 2021, come primo Eltif di venture capital conforme con la normativa sui PIR Alternativi ed è gestito in delega da Azimut Libera Impresa sgr. È nato con una durata di 8 anni e ha portato avanti un obiettivo di raccolta di 25 milioni di euro.

Nel 2022, ha fatto seguito Alicrowd II che, con target di raccolta di 35 milioni di euro, è stato lanciato da Azimut contestualmente all’annuncio della sottoscrizione di un aumento di capitale riservato par arrivare al 50,1% di Siamosoci srl, la società che ha sviluppato la piattaforma di equity crowdfunding Mamacrowd, di cui Azimut era già socia dal 2013.

Post originale

Scroll to top